Nuovi strumenti a disposizione di università, enti pubblici di ricerca e istituzioni Afam per inquadrare meglio chi fa ricerca, in modo da rispondere alle diverse esigenze garantendo un percorso a tutele crescenti, e l'introduzione della figura del professore aggiunto, per attirare esperti altamente qualificati provenienti dall'estero o anche dal mondo professionale: sono queste le principali novità contenute nella bozza del Ddl per la valorizzazione della ricerca che l'ANSA ha visionato in anteprima e che domani sarà discussa durante il Consiglio dei ministri.
Il Ddl - rilevano fonti del ministero dell'Università e della Ricerca - mette a disposizione una sorta di cassetta degli attrezzi che gli atenei, gli enti di ricerca pubblici e le Afam potranno usare per inquadrare chi fa ricerca in base alle diverse esigenze, all'impegno e alle attività svolte.
C'è poi la novità della figura del professore aggiunto, con contratti della durata minima di tre mesi rinnovabili fino a un massimo di tre anni, con i quali di intende favorire la mobilità del corpo docente attirando figure d'eccellenza che decidono di venire intraprendere progetti di ricerca specifici con una durata temporale limitata.
Professore aggiunto e nuove figure per la ricerca all'esame del Cdm
Le novità della bozza del Ddl per valorizzare il comparto