La Via Lattea e il grande buco nero che ne occupa il centro si trasformano in una sinfonia, grazie al progetto della Nasa ha tradotto in musica i dati raccolti dai telescopi spaziali. Il progetto, che propone un modo alternativo di osservare l'universo, si deve ai ricercatori del Centro Chandra X-ray della Nasa.
Da sempre il cielo stellato è una delle più grandi fonti di ispirazioni per l’arte e il nuovo progetto,sviluppato dai ricercatori Nasa in collaborazione con una musicista, permette di ascoltare i dati astronomici attraverso l’udito piuttosto che vederli con le più comuni immagini.
I ricercatori hanno utilizzati parte dei dati raccolti dai telescopi spaziali Chandra, Hubble e Spitzer e relativi al centro della nostra galassia, una regione che si estende per circa 400 anni luce e al cui centro si trova iln buco nero supermassiccio chiamato Sagittarius A*.
Lavorando con la compositrice Sophie Kastner, i ricercatori hanno sviluppato nuove versioni dei dati acquisiti dai tre telescopi, rispettivamente nei raggi X, nella luce visibile e in quella infrarossa. La compositrice li ha poi tradotti in note.
Il risultato è una sinfonia cosmica intitolata ‘Where Parallel Lines Converge’, di cui sono stati pubblicati gli spartiti a disposizione dei musicisti per essere ulteriormente elaborati. L'obiettivo del progetto è infatti coinvolgere altri musicisti per trasformare in musica molti altri dati astronomici.
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