Creare una piattaforma digitale nazionale che consenta a tutti di esplorare il patrimonio artistico e culturale, accedendo in maniera immediata a dati e immagini fino ad oggi consultabili unicamente attraverso archivi, biblioteche e soprintendenze: è l'obiettivo del progetto ‘Humanities and cultural Heritage Italian Open Science Cloud' (H2IOSC), coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche e finanziato con oltre 41 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Gli strumenti e i laboratori virtuali creati da H2IOSC consentiranno di aprire nuove prospettive per la conoscenza, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale, oltre che facilitare il lavoro e la collaborazione fra i ricercatori.
Attraverso l'accesso a H2IOSC dal proprio pc si potrà, ad esempio, navigare tra un'ampia gamma di informazioni riguardanti un dipinto o un manoscritto antico e la sua storia, inclusi dettagli sui restauri effettuati e lo stato di conservazione, potendone anche visualizzare le immagini digitali, comprese quelle ottenute tramite tecniche avanzate, leggerne i testi e ammirarne le decorazioni. Sarà anche possibile ripercorrere le tappe fondamentali di formazione della lingua italiana, sia tramite la consultazione di lessici e dizionari specializzati sia mediante l'analisi di tutta la documentazione disponibile, a partire dalle testimonianze risalenti al IX secolo e fino alla fine del Trecento, incluse le opere di Dante, Boccaccio e Petrarca, di cui si potranno visualizzare le riproduzioni digitali e i testi in edizione filologicamente corretta.
L'ecosistema digitale metterà in rete le principali infrastrutture di ricerca nel settore umanistico e delle scienze del patrimonio culturale presenti in Italia, ovvero E-Rihs (European Research Infrastructure for Heritage Science), Clarin (Common Language Resources and Technology Infrastructure), Operas (Open Scholarly Communication in the European Research Area for Social Sciences and Humanities) e Dariah (Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities).
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