Realtà immersiva, opere d'arte, reperti e curiosità accanto a mostri fantastici e ai futuri viaggi su Marte: è una vera e proprio 'camera delle meraviglie', la mostra ispirata al capostipite dei naturalisti Ulisse Aldrovandi (1522-1605) che dal 22 marzo si apre a Roma, presso il Museo Civico di Zoologia. Intitolata "Oltre lo spazio, oltre il tempo.
Aperta fino al 21 luglio, la mostra ha debuttato a Bologna e arriva a Roma arricchita delle opere del Museo Civico di Zoologia, dalla Galleria d'Arte Moderna e della Pinacoteca Capitolina, accanto a strumenti, video e immagini che arrivano dagli osservatori dell'Inaf e dall'Agenzia Spaziale Europea. L'obiettivo è rendere una visione unitaria della cultura basata sul dialogo fra arte e scienza.
L'ingresso dell'umanità nella storia segna l'inizio del percorso, con alcune sculture di Nicola Samorì, e prosegue nell'epoca della rivoluzione scientifica, fino a esplorare il rapporto fra conoscenza e immaginazione. Simbolo di questo dialogo ideale è Aldrovandi, con i suoi acquerelli di soggetti naturalistici e l'opera Monstrorum Historia, il trattato universale sui mostri e altri prodigi sovrannaturali.
La realtà virtuale è invece la porta d'ingresso nel futuro, con la possibilità di sperimentare l'ibernazione, necessaria per affrontare i viaggi interstellari, e di scoprire gli odori dell'universo attraverso installazioni olfattive. Modelli 3D di Marte e rocce terrestri analoghe a quelle marziane, infine, raccontano la prossima frontiera dell'esplorazione spaziale. Ideata e curata da Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla, la mostra è promossa da Roma Capitale, dall'assessorato alla Cultura con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Dai disegni del '500 a Marte, arte e scienza in mostra a Roma
Dedicata a Ulisse Aldrovandi, padre dei naturalisti