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Onde gravitazionali, scoperta da doppio Nobel

Ricercatrice, cominciamo a vedere universo con altri occhi

Redazione Ansa

Un doppio Nobel: è il minimo che ci si possa aspettare dalla scoperta di un fenomeno inseguito da decenni, come le onde gravitazionali, che ha portato con sé la conferma dell'esistenza dei buchi neri. "Non è stato un caso: cominciamo adesso a vedere l'universo con altri occhi ed è inevitabile che ad una scoperta se ne associ un'altra", ha osservato Pia Astone, ricercatrice dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e una delle sei persone che hanno redatto l'articolo che descrive la scoperta sulla rivista Physical Review Letters, appena pubblicato online e liberamente accessibile.
    Se a scriverlo sono stati in sei, per una necessaria divisione dei compiti, gli autori dell'articolo sono quasi un migliaio, tanti quanti i ricercatori delle due collaborazioni internazionali Ligo e Virgo, protagoniste della scoperta.
    Contemporaneamente sono usciti sul sito ArXiv altri 12 articoli su altri particolari delle osservazioni.
    "Le prospettive che si aprono adesso sono tante", ha osservato Astone. "Abbiamo uno strumento molto potente per studiare l'universo, tanto che le scoperte che potrebbero portare al Nobel sono due: oltre alla conferma dell'esistenza delle onde gravitazionali abbiamo osservato per la prima volta l'impatto di due buchi neri di masse stellari che orbitano uno attorno all'altro, per formarne uno nuovo".
   

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