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In arrivo la seconda cometa verde di primavera

Si avvicina alla Terra in giugno, ma è già visibile dall'Italia

La cometa Johnson (C/2015 V2) fotografata da Rolando Ligustri (fonte: Rolando Ligustri)

Redazione Ansa

Nel giro di due mesi due comete verdi 'salutano' la Terra. Dopo il passaggio ravvicinato, in aprile, della cometaansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2017/04/01/primo-aprile-con-la-cometa-verde_b3cbce0f-65be-4f6e-8e7a-ce45976abd23.html"> 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, in giugno è previsto quello della cometa Johnson C/2015 V2. Quest'ultima è già visibile dall'Italia con l'aiuto di un binocolo e appare di un colore verde brillante, quasi fluorescente.

Proprio come la 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, la nuova cometa è ricca di molecole di carbonio, che la colorano di verde quando sono illuminate dal Sole. E' stata scoperta nel novembre 2015 dall'astronomo Jess Johnson nell'ambito del programma di ricerca Catalina Sky Survey, che fa capo all'università dell'Arizona.

''La cometa raggiungerà la minima distanza dalla Terra nella prima settimana di giugno, quando si troverà a 120 milioni di chilometri dal nostro pianeta'', ha spiegato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Dopo passaggio ravvicinato alla Terra, la cometa Johnson C/2015 V2 proseguirà la sua corsa verso il Sole e il 12 giugno raggiungerà la minima distanza, di circa 245 milioni di chilometri, dalla nostra stella. Durante il 'saluto' alla Terra la cometa Johnson continuerà ad essere ben visibile dall'Italia fino a luglio, quando si sposterà nell'emisfero meridionale.

Attualmente, ha osservato Masi, la cometa è visibile tra le stelle di due costellazioni tipiche della primavera, Ercole e Boote e al momento della minima distanza dalla Terra sarà vicina alla luminosa stella Arturo.

''Abbiamo a disposizione ben due mesi per osservare questo corpo celeste che da qualche giorno - ha detto l'astrofisico - sta esibendo la sua coda di gas di colore verde''. E' una occasione da non perdere, ha aggiunto, perché questo è il primo e l'ultimo passaggio di questa cometa, che si muove su un'orbita iperbolica, cioè aperta: ''arriva dallo spazio profondo e ritornerà nelle profondità del Sistema Solare, a differenza di altre comete periodiche, come quella di Halley, che hanno un'orbita ellittica che le portano periodicamente vicino al Sole''.

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