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Nuovi 'occhi' pronti a scoprire l'origine dei pianeti

Esplorando i segreti di polveri e gas

Redazione Ansa

Riscrivere la storia della formazione dei pianeti e delle stelle: è questo l'obiettivo degli astronomi che lavorano con Alma, il radiotelescopio che si trova a 5.000 metri di quota sulle Ande cilene, a Chajnantor, nato dalla collaborazione fra Osservatorio Europeo Australe (Eso), Stati Uniti, Giappone, Canada, Taiwan, Corea del Sud e Cile.

"Vogliamo raccogliere nuovi dati per elaborare nuove teorie sull'origine di pianeti e stelle", ha detto l'astronomo Bill Dent, che lavora nel centro di controllo di Alma. Le teorie attuali non riescono a spiegare quale sia effettivamente il motore della formazione dei pianeti, né che cosa sia origine alle stelle.

L'idea è di andare a cercare la risposta andando a osservare l'infinitamente piccolo, come i singoli granelli di polvere che ruotano attorno alle stelle, per studiarne la composizione e i meccanismi che li fanno aggregare. "Non abbiamo idea di come le teorie attuali possano cambiare, ma con Alma potremo avere nuovi dati e raggiungere una precisione tale da poter individuare anche le molecole organiche alla base dei mattoni della vita", ha detto ancora Dent. E' possibile farlo perché il radiotelescopio osserva il cielo a lunghezze d'onda inferiori a un millimetro: "ci aspettiamo - ha concluso - risultati fantastici".

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