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Un 'occhio' italiano osserverà le lune ghiacciate di Giove

E' il radar della missione Juice, studierà gli oceani nascosti

Rappresentazione artistica della missione Juice nelle lune ghiacciate di Giove (fonti: ESA/ATG medialab; NASA/ESA/J. Nichols, University of Leicester; NASA/JPL; Io di NASA/JPL/University of Arizona; NASA/JPL/DLR)

Redazione Ansa

Uno specialissimo 'occhio' italiano osserverà le lune ghiacciate di Giove: è il radar della missione europea it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2012/05/03/missione-Juice-parla-anche-italiano_6812739.html">Juice, sviluppato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) in collaborazione con e l'Università di Trento e la Nasa.

Chiamato Rime (Radar Sounder for Icy Moons Exploration), il radar è uno dei 4 strumenti che parlano italiano sui 10 della missione che l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) prevede di lanciare nel 2022. A realizzarlo è la Thales Alenia Space (Thales-Leonardo). Penetrando al di sotto dei ghiacci che rivestono le lune di Giove Ganimede, Europa e Callisto, il radar è destinato a fornire dati utili per ricostruire l'ambiente degli oceani nascosti sotto i ghiacci e per capire, ad esempio, se hanno ospitato forme di vita in passato e se sono in grado di ospitarne attualmente.

Giove e le sue lune sono infatti considerati elementi chiave per comprendere la comparsa della vita e la missione Juice (JUpiter Icy Moons Explorer) le raggiungerà a partire dal 2029 per studiarle nel dettaglio. Equipaggiato con un'antenna di 16 metri realizzata dall'azienda tedesca Space Tech, il radar italiano è in grado di penetrare attraverso i ghiacci fino alla profondità di circa 9 chilometri.

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