I civili alla conquista dello spazio grazie alle officine orbitali: sarà questo il tema del Secondo Congresso Nazionale di Space Renaissance Italia, associazione che promuove l'espansione della civiltà nello spazio, in programma il 18 e 19 maggio a Bologna, nella sede dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Tutti gli interventi in programma, infatti, gireranno attorno allo sviluppo industriale dell'orbita terrestre, che oggi è una prospettiva molto più vicina sia dal punto di vista tecnologico che economico.
Il concetto delle officine orbitali è stato introdotto per la prima volta da Rodolfo Monti, dell'Università Federico II di Napoli, nel suo intervento al primo congresso del 2014, come il primo passo logico di un processo sociale di espansione civile nello spazio. Ci sono già molte attività industriali il cui ritorno di investimento è sicuro e vicino e che sarebbe meglio sviluppare al più presto: ad esempio la pulizia dell'orbita, per eliminare il pericolo crescente dei detriti spaziali e per riutilizzare l'enorme ricchezza costituita dai materiali.
Questa prospettiva necessita di un sistema di diritto spaziale, di cui l'Outer Space Treaty del 1967 ed il Diritto Marittimo Internazionale possono costituire le fondamenta. Inoltre gli organizzatori auspicano anche un cambiamento di prospettiva: "Dobbiamo comprendere che siamo immersi in un'ecologia cosmica, e non solo planetaria; occuparci quindi del clima spaziale, dell'interfaccia tra la Terra ed il cosmo, di proteggere la vita dalle radiazioni cosmiche, pensare ad insediamenti spaziali dotati di gravità pari a quella terrestre, sviluppare ecosistemi artificiali, ecc."
Civili alla conquista dello spazio
È il tema del 2° Congresso Nazionale di Space Renaissance Italia