Sembra un mare spumeggiante, ma in realtà è un cratere circondato da ghiacci, quello che si vede nella prima 'cartolina' da Marte inviata in questo lungo ponte di primavera dalla missione Exomars dell'Agenzia spaziale europea (Esa): ripresa dall'orbiter Tgo (Trace Gas Orbiter), che da alcune settimane orbita a soli 400 chilometri dalla superficie del pianeta, l'immagine è stata ottenuta grazie allo strumento CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imgaging System), progettato e realizzato all'Università di Berna in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
I componenti a responsabilità italiana sono stati costruiti dalla Leonardo, Divisione avionica. "La camera funziona molto bene, e lo dimostra questa bellissima immagine a colori del cratere marziano Korolev", che si trova nell'emisfero Nord del pianeta, come spiega Gabriele Cremonese, astronomo dell'Inaf di Padova e co-responsabile di CaSSIS.
"Le immagini a colori e ad alta risoluzione sono una delle potenzialità di CaSSIS, cui si aggiunge l'obiettivo di ottenere migliaia di immagini 3D ad alta risoluzione. In questa fase di test anche il satellite sta perfezionando il puntamento e l'assetto, e quindi non sono ancora state ottenute le prime coppie stereo, ma è questione di giorni!".
CaSSIS è stato attivato il 20 marzo 2018 ed è stato sottoposto a test in preparazione dell'inizio della sua piena attività, previsto per il 28 aprile. La sua prima immagine, che mostra una regione di 50 chilometri del cratere da impatto Korolev, è una composizione di tre riprese in diversi colori che sono state scattate quasi simultaneamente il 15 aprile.
"Le prime immagini ad alta risoluzione inviate da CaSSIS dimostrano l'ottimo funzionamento dello strumento, realizzato in collaborazione con l'Asi", commenta Barbara Negri, responsabile dell'Unità esplorazione e osservazione dell'universo dell'Asi . "In questo modo, i team scientifici italiani coinvolti in CaSSIS potranno ottenere dati scientifici di Marte di estremo interesse per la futura esplorazione di questo pianeta".
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