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L’asteroide esiliato ai confini del Sistema Solare

Spinto via da una carambola planetaria

Un raffigurazione dell’asteroide esiliato 2004 EW95 (ESO/M. Kornmesser)

Redazione Ansa

Dopoit/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2017/11/21/lintruso-del-sistema-solare-ha-un-volto-e-un-nome_9b76e174-9406-4344-a7a8-d7905b5dcb67.html"> l’intruso proveniente da un altro sistema planetario che si è rifugiato nel nostro, arriva la scoperta di un asteroide esiliato dal suo luogo d’origine, fra Marte e Giove, e spinto ai margini del Sistema Solare. Si chiama 2004 EW95 ed è il primo ricco di carbonio la cui esistenza è stata confermata nella fascia di Kuiper, la cintura di asteroidi e planetoidi che si trova oltre l’orbita di Nettuno. I dettagli di questo fossile del Sistema Solare sono pubblicati sull'Astrophysical Journal Letters.

L’esule è stato studiato dal gruppo internazionale coordinato da Tom Seccull, della Queen’s University Belfast, grazie al Very Large Telescope (Vlt) dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).

È la sua natura, insolitamente ricca di carbonio rispetto ai vicini, ad aver insospettito gli esperti, spingendoli a pensare che il suo luogo d’origine non fosse la fascia di Kuiper in cui si trova attualmente. Secondo gli astronomi, infatti, 2004 EW95 si sarebbe formato nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, per poi esserne esiliato da qualche carambola planetaria agli albori del Sistema Solare.

L’asteroide ha un diametro di circa 300 chilometri e si trova a più di 4 miliardi di chilometri dalla Terra. “Le nostre analisi - ha spiegato Seccull - indicano chiaramente che la sua composizione chimica è diversa da quella degli altri oggetti osservati ai margini del Sistema Solare. Questo - ha concluso - ha reso ai nostri occhi l’esule strano abbastanza da dedicargli maggiore attenzione rispetto ai suoi vicini”.

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