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Test di volo suborbitale del razzo della Blue Origin

L'azienda prevede a fine 2019 il primo volo con astronauti

Redazione Ansa

Nuovo test di volo suborbitale per il razzo  riutilizzabile New Shepard, dell’azienda privata del fondatore di Amazon Jeff Bezos, la Blue Origin. Il razzo è stato lanciato con successo con un carico di esperimenti della Nasa. Dopo il volo della capsula "Crew Capsule 2.0", destinata ai passeggeri, avvenuto nell’aprile 2018 con un manichino a bordo, questo test avvicina ulteriormente i primi voli con equipaggio della compagnia previsti entro la fine di quest'anno. 

Dopo oltre un mese di ritardi causati da problemi al veicolo e condizioni meteorologiche avverse, il New Shepard è decollato il 23 gennaio dal sito di test di Blue Origin a nord di Van Horn, in Texas. La missione è durata complessivamente 10 minuti e 15 secondi. Il razzo ha liberato la capsula con gli esperimenti allaquota di 107 chilometri, quindi è rientrato nell'atmosfera, ha acceso il motore per rallentare la discesa e ha allungato le 'zampe' per atterrare su una piattaforma a quasi 5 chilometri dal sito di lancio.

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Il rientro a Terra del razzo New Shepard (fonte: Blue Origin)

Pochi minuti dopo anche la capsula è atterrata con il paracadute, riportando a Terra il suo carico di otto esperimenti organizzati da università e centri di ricerca della Nasa.

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La capsula della Blue Origin durante la discesa con il paracadute (fonte: Blue Origin)

 

E' stato il decimo lancio del New Shepard, che nel 2015 aveva debuttato con un incidente avvenuto in fase di atterraggio, e il quarto per questo modello. La versione del razzo New Shepard, progettata per i voli umani, invece è in fase di preparazione e secondo Ariane Cornell, direttore delle vendite di Blue Origin, la compagnia potrebbe essere pronta a trasportare il primo equipaggio entro la fine del 2019.

Blue Origin sta adottando un approccio graduale per preparare i voli suborbitali con i passeggeri, che saranno rivolti sia ai turisti spaziali sia ai ricercatori. La capsula della Blue Origin potrà trasportare fino a sei uomini, che secondo Cornell potranno sperimentare l'assenza di peso per circa 4 minuti e ammirare un panorama mozzafiato della Terra dalle sei finestre della capsula. Il principale concorrente di Blue Origin nel mercato del turismo spaziale, la Virgin Galactic, ha testato il suo aereo suborbitale SpaceShipTwo il 13 dicembre 2018, con due piloti collaudatori ai comandi.

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