Completata la mappa geologica di Titano, la più grande delle 82 lune di Saturno. È stata realizzata grazie ai dati raccolti in più di 10 anni di attività dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e conclusa nel 2017 con uno spettacolare tuffo nell’atmosfera di Saturno. La mappa è pubblicata sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa coordinato da Rosaly Lopes.
Titano è l’unica luna del Sistema Solare ad avere una densa atmosfera (fonte: NASA/JPL/Space Science Institute)
Grazie a più di 100 passaggi ravvicinati di Cassini su Titano, i ricercatori hanno individuato sei principali formazioni geologiche, ricostruendone l’età e la distribuzione. La mappa mostra montagne, pianure, vallate, crateri e laghi di metano. Questi ultimi sono concentrati nelle regioni polari, le più umide, mentre la regione equatoriale è arida, con ampie dune scolpite dai venti. La maggior parte della superficie di Titano, circa due terzi e alle medie latitudini, è formata invece da zone pianeggianti. La presenza di crateri indica che la superficie è abbastanza giovane.
La prima mappa geologica di Titano, realizzata grazie ai dati della missione Cassini. (fonte: (NASA/JPL-Caltech/ASU)
“La mappa - spiega Lopes - aiuterà a capire la storia e l’evoluzione di Titano”, considerato dagli studiosi come una Terra primitiva. Titano è, ad esempio, l’unica luna del Sistema Solare dotata di una densa atmosfera, con il metano che ha un proprio ciclo, come quello dell’acqua sulla Terra. “Titano è un mondo molto interessante, con atmosfera, piogge e venti. È uno dei luoghi migliori del Sistema Solare - ha concluso Lopes - in cui cercare tracce di vita.
Per esplorare più in dettaglio la superficie di Titano, la Nasa nel 2034 prevede di mandare su questa luna un drone chiamato ‘drago volante’ (Dragonfly), il primo veicolo del genere a esplorare un altro mondo del Sistema Solare, nell’ambito del programma ‘Nuove Frontiere’ della Nasa.
Lanciata a metà ottobre 1997, in oltre dieci anni nell’atmosfera di Saturno, Cassini ha visitato tutte le principali lune del pianeta e prodotto una serie di straordinarie scoperte. Ha scoperto mari e laghi di idrocarburi liquidi sulla superficie di Titano e un oceano sotto la sua crosta ghiacciata. Ha, inoltre, rilevato una grande quantità di acqua liquida al di sotto della crosta ghiacciata della piccola luna Encelado, da cui emergono centinaia di geyser e che potrebbe ospitare forme di vita.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it