Due stelle attaccate fra loro come sue gemelle siamesi ruotano l'una intorno all'altra eclissandosi a vicenda e sono distanti 800 anni luce: si tratta di un sistema di stelle variabili, la cui luminosità cambia nel tempo, e le ha individuate un gruppo di astrofili italiani e la scoperta è stata riconosciuta ufficialmente dall’American Association of Variable Star Observers (Aavso).
“Le due stelle sono attaccate fisicamente e si scambiano materia nel corso della rotazione”, ha detto all’ANSA, Giuseppe Conzo, presidente del Gruppo Astrofili Palidoro, che per un anno ha lavorato all'osservazione di questa coppia stelle con i colleghi Paolo Giangreco Marotta, Mara Moriconi, Gabriele Spaziani, Stefano Meneguolo, e con Giorgio Bianciardi, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai),Nello Ruocco dell’Osservatorio Nastro Verde, Paolo Zampolini e Giorgio Mazzacurati, del Gruppo Astrofili Galileo Galilei.
Le due stelle, che si trovano nella costellazione dell'Auriga, costituiscono un sistema binario. Per Conzo, “si tratta di nane rosse, stelle più piccole del Sole. La loro luminosità è variabile perché - ha rilevato - la radiazione che raggiunge la Terra diminuisce quando la stella si eclissa dietro la compagna”.
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