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Lanciata la Soyuz con altri due satelliti Galileo

Ora 28 in orbita, per il sistema di navigazione europeo

Il lancio della Soyuz che porta in orbita altri due satelliti del sistema europeo Galileo per la navigazione satellitare (fonte: ESA/CNES/Arianespace/Optique Vidéo du CSG - S Martin)

Redazione Ansa

Nuovo passo in avanti per il Gps europeo: il sistema di navigazione satellitare Galileo adesso può contare su 28 satelliti. La Soyuz VS-26 lanciata nella notte fra il 4 e il 5 dicembre dalla base europea di Kourou (Guyana Francese) ha infatti lanciato altri due satelliti della costellazione più grande d'Europa. Dopo tre rinvii, il lancio è avvenuto perfettamente e ha segnato anche 10 anni di attività della Soyuz nella base europea. Dopo questo lancio, nei prossimi tre anni ne sono previsti altri sei, ciascuno con due satelliti a bordo, in modo da completare la prima generazione del sistema. La nuova generazione è in via di realizzazione e il primo lancio è previsto nel 2024.

Operativo dal 2016, il sistema Galileo è interamente finanziato dalla Commissione Europea, con un costo complessivo stimato in otto miliardi di euro; gli utenti sono più di 2,3 miliardi in tutto il mondo per servizi come la sicurezza dei trasporti aerei, marittimi e ferroviari e inoltre servizi nei settori bancario, energetico, assicurativo, delle telecomunicazioni, del turismo e agricolo. A gestire il sistema Galileo è la Commissione europea, con l'Agenzia spaziale europea (Esa), incaricata di progettazione, sviluppo e approvvigionamento di satelliti e del segmento di terra, e con l'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale (Euspa), responsabile di operazioni satellitari e fornitura dei servizi.

"Questi due satelliti rafforzeranno ulteriormente Galileo e, con i lanci che seguiranno, consentiranno la disponibilità di nuovi segnali e servizi, contribuendo a garantire che Galileo mantenga il suo primato nei prossimi anni", ha detto Matthias Petschke, direttore dei programmi di navigazione satellitare della Commissione Europea. Per il direttore della Navigazione dell'Esa, Paul Verhoef, con il lancio dei satelliti Galileo 27 e 28, "stiamo aumentando la solidità della costellazione in modo tale da poter fornire un livello più elevato di garanzie di servizio".

Anche per il direttore esecutivo dell'Euspa, Rodrigo da Costa, "oggi possiamo celebrare con orgoglio il raggiungimento di un'altra pietra miliare di Galileo, il progetto industriale più ambizioso e più ampio dell'Unione Europea". L'Esa ha recentemente aggiornato il segmento di controllo a terra di Galileo, consentendo per la prima volta la gestione delle operazioni di lancio e in orbita bassa (Leop) dei satelliti da parte dell'operatore di Galileo, SpaceOpal, dal centro di controllo di Galileo che si trova in Germania, a Oberpfaffenhofen, anziché richiedere un centro di controllo esterno per la missione.

Nel programma Galileo ha un ruolo importante anche l'Italia, con la sua industria: Leonardo realizza gli orologi atomici all'idrogeno (Passive Hydrogen Maser), i più precisi del genere mai realizzati; Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) conferma nella seconda generazione il ruolo di primo piano avuto nella prima, con l'incarico di realizzare altri sei satelliti; Telespazio (Leonardo-Thales) ha realizzato in Italia, nel Centro Spaziale del Fucino, uno dei due centri di Controllo dei satelliti Galileo e, tramite Spaceopal (Telespazio-DLR/GfR), è responsabile delle operazioni, della logistica integrata dell'intero sistema Galileo, della gestione della rete globale di comunicazione e della sicurezza informatica del sistema.

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