Rubriche

Ucraina,la guerra non tocca la Stazione Spaziale

Prosegue la collaborazione nei programmi spaziali

La Stazione Spaziale Internazionale (fonte: NASA)

Redazione Ansa

Avevano fatto temere il peggio, all'inizio della giornata, i it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2022/02/25/agenzia-russa-da-sanzioni-rischi-per-stazione-spaziale_91b42d86-c34b-4628-a2cd-6a8d80554e78.html">commenti durissimi del presidente dell'agenzia spaziale russa al discorso di Biden affidati a una serie di tweet; avevano acceso dubbi e ansie sul destino della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), ma presto le dichiarazioni della Nasa e quelle dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) hanno spento i timori. La guerra in Ucraina resta quindi lontana dalle missioni spaziali, che proseguono secondo i programmi: dalle attività a bordo della Stazione Spaziale ai voli della Soyuz previsti in marzo, fino alla missione congiunta fra Europa e Russia ExoMars, diretta a Marte prevista in settembre e carica di attese.

"Se ci blocchi, chi salverà la Iss da un deorbiting incontrollato, in cui possa cadere sugli Usa o l'Europa? C'è anche la possibilità che la struttura da 500 tonnellate cada sull'India o la Cina", aveva scritto il presidente della Roscosmos, Dmitry Rogozin, in uno dei tweet durissimi nei quali condannava le sanzioni imposte dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il riferimento era al ruolo dei moduli russi nel mantenere la Iss nella posizione corretta nell'orbita, a circa 400 chilometri dalla superficie terrestre. "Per evitare che poi le sanzioni ti si ritorcano contro - aveva aggiunto Rogozin - e non solo in senso figurato, ti suggerisco di non comportarti come un giocatore irresponsabile".

A stemperare i toni è arrivata una dichiarazione dell'agenzia spaziale americana, riportata dal sito Space.com: "La Nasa continua a lavorare con tutti i suoi partner internazionali, compresa l'agenzia spaziale russa Roscosmos, per garantire la sicurezza delle operazioni sulla Stazione Spaziale". Nel messaggio, il portavoce della Nasa Joshua Finch aggiungeva che "le nuove misure relative alle esportazioni continueranno a consentire la cooperazione fra Stati Uniti e Russia nel settore dello spazio civile" e che "nessun cambiamento è previsto nel supporto da parte dell'agenzia alle operazioni in corso sia in orbita, sia nelle stazioni di controllo a Terra".

Dello stesso tenore il tweet del direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher: "Nonostante l'attuale conflitto, la cooperazione spaziale civile rimane un ponte" e "l'Esa continua a lavorare su tutti i suoi programmi, inclusa la Stazione Spaziale Internazionale e la campagna di lancio della missione ExoMars, al fine di onorare gli impegni con gli Stati membri e i partner. Continuiamo a monitorare l'evolversi della situazione".

Sempre con un tweet è arrivata infine un'immagine eloquente della vita a bordo della Iss, una foto nella quale quale il comandante russo Anton Shkaplerov è al lavoro sorridente accanto all'americano Mark Vande Hei. Secondo i programmi, al momento quindi tutti confermati, i due dovranno anche rientrare a Terra insieme, il prossimo 30 marzo, con la navetta russa Soyuz MS-19. Prosegue così il lavoro di ricerca bordo della più grande struttura mai costruita dall'uomo nello spazio, nata dalla collaborazione fra Russia, Stati Uniti, Europa, Canada e Giappone.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it