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Marte, Perseverance inizia nuove ricerche nell'antico delta

Potrebbe conservare tracce di vita passata

Il rover Perseverance nel cratere Jezero (fonte: Nasa Jpl/Caltech)

Redazione Ansa

Su Marte è iniziata la seconda campagna scientifica del rover Perseverance della Nasa, che da pochi giorni ha raggiunto l'antico delta formato miliardi di anni dall’affluenza di un fiume in un lago vulcanico: qui il rover continuerà la sua esplorazione per circa un anno, raccogliendo nuovi campioni di roccia alla ricerca di segni di vita passata. Lo comunica la Nasa nel blog della missione.

L'area in cui si trova il rover, sul bordo occidentale del cratere Jezero, è stata chiamata 'Three Forks' perché è il punto da cui partono tre diverse strade che portano al delta. Perseverance ha intrapreso un'escursione di alcuni giorni per individuare il percorso migliore che gli consentirà di scalare il delta, che si erge a circa 40 metri sopra il fondo del cratere.

"Il delta nel cratere Jezero promette di essere una vera festa per la geologia e uno dei luoghi migliori su Marte per cercare segni di vita microscopica passata", commenta Thomas Zurbuchen, amministratore associato della direzione per le missioni scientifiche della Nasa. "Abbiamo osservato il delta da lontano per più di un anno mentre esploravamo il fondo del cratere", aggiunge Ken Farley del California Institute of Technology. "Il delta è il motivo per cui Perseverance è stato inviato nel cratere Jezero: ha così tante caratteristiche interessanti. Cercheremo segni di vita antica nelle rocce alla base del delta, rocce che pensiamo fossero un tempo fango sul fondo del 'Lago Jezero'. Più in alto nel delta, possiamo osservare frammenti di sabbia e roccia che sono arrivati da luoghi più a monte, forse a miglia di distanza, che il rover non visiterà mai”.

Perseverance sta dando il via alla sua seconda campagna scientifica con oltre un mese di anticipo rispetto al previsto, grazie alla sua capacità di navigazione autonoma assistita da intelligenza artificiale, che gli ha permesso di coprire la distanza record di 5 chilometri in 31 giorni marziani evitando crateri e rocce.

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