E' di magnitudo 5 il terremoto più forte mai documentato su un pianeta diverso dalla Terra: rilevato su Marte lo scorso 4 maggio dalla sonda Insight della Nasa, ha strappato il primato alla scossa di magnitudo 4.2 registrata sempre su Marte il 25 agosto 2021. Si allunga così la lista dei terremoti (oltre 1.300) catalogati da Insight nei tre anni e mezzo di permanenza nella regione Elysium Planitia per scoprire nuove informazioni sulla struttura interna del Pianeta Rosso.
La missione, entrata nel vivo nel novembre 2018 con la discesa del lander sulla superficie del pianeta, aveva una durata prevista di due anni che poi è stata estesa dall'agenzia spaziale statunitense fino a dicembre 2022. Ora, però, la polvere accumulata sui pannelli solari del lander sta compromettendo il caricamento delle batterie: se non verrà spazzata via da qualche vento marziano, è possibile che la missione si concluda in anticipo. Il prossimo 17 maggio la Nasa terrà una conferenza stampa per fare il punto della situazione.
Nel frattempo i suoi tecnici stanno continuando ad analizzare i dati dell'ultimo terremoto da record. Sebbene una scossa di magnitudo 5 sulla Terra sia considerata di media entità, su Marte sfiora quasi il valore massimo che gli scienziati si aspettavano di osservare durante la missione di Insight. Dopo aver effettuato una prima stima del terremoto, gli esperti stanno approfondendo le loro indagini per definire meglio alcuni dettagli come la localizzazione e il meccanismo all'origine della scossa. "Questo terremoto ci darà una visione del pianeta come nessun altro", afferma Bruce Banerdt, responsabile di Insight presso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. "Gli scienziati analizzeranno questi dati negli anni a venire per apprendere nuove cose su Marte".
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