I più famosi sono sicuramente gli impatti di Tunguska del 1908 e quello avvenuto a sorpresa vicino a Cheliabinsk nel 2013, ma i sassi cosmici che di anno in anno si limitano invece a salutare la Terra sono numerosissimi, almeno 30.000 secondo le stime più recenti.
Con il suo diametro di 1,8 chilometri, l'asteroide 7335 (1989 JA) il cui passaggio ravvicinato alla Terra è avvenuto il 27 maggio è stato il più grande a salutare il nostro nel 2022 e conserverà questo primato per i prossimi 12 mesi: "è un ottimo rappresentate degli asteroidi vicini alla Terra ed è abbastanza grande da meritare approfondimenti e attenzione", dice l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope. 7335 (1989 JA) fa parte dei Near Earth Object (Neo), gli asteroidi la cui orbita si avvicina a quella della Terra.
E' lo stesso gruppo al quale appartengono protagonisti di passaggi memorabili, come 2017 GM, dal diametro di 4 metri, che nel 2017 è passato a meno di 16.000 chilometri: una delle distanze più ravvicinati mai registrate.
Un altro incontro da ricordare è avvenuto nel 2014 con l'asteroide 2014 DX110, dal diametro di circa 30 metri e protagonista di un passaggio all'interno della distanza che separa Terra e Luna, considerato fra i 200 più ravvicinati avvenuti dall'inizio del '900. Altri passaggi degni di nota sono stati quelli di 2011 MD, dal diametro di circa 20 metri, che il 27 giugno 2011 è transitato a circa 20.000 chilometri dalla Terra; 2004 FH, dal diametro di 20 metri, il 18 marzo 2004 è passato a circa 50.000 chilometri dalla Terra, e ancora 2014 DA14, che il 15 febbraio 2013 è passato a circa 36.500 chilometri e che, con i suoi 40 metri di diametro, è il più grande fra gli asteroidi che si sono avvicinati a meno di 100.000 chilometri dalla Terra.
Fra i 30.000 asteroidi vicini alla Terra, sono attualmente 1.371 quelli che, secondo la lista stilata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) richiedono una particolare attenzione: sono gli oggetti per i quali è stata calcolata una probabilità d'impatto non nulla. Per esempio, una vecchia conoscenza come (29075) 1950 DA, scoperto nel 1950 e poi perso di vista per mezzo secolo, ha una traiettoria tale da portarlo a colpire la Terra il 16 marzo 2880, ma nuovi calcoli potrebbero aggiornare la traiettoria e addirittura farlo uscire dalla lista. Lo stesso vale per 2021QM1, che secondo i calcoli attuali potrebbe colpire il nostro pianeta nel 2052; 2010RF12 è a rischio d'impatto nel 2095 e 2000SG344 lo è nel 2071.
"Quella degli astroroidi a rischio è una lista dinamica, che varia sulla base dei nuovi dati che vengono raccolti costantemente dagli astronomi di tutto il mondo, e utile - dice Masi - per indicare quali sono gli oggetti sui quali concentrare l'attenzione". E' un elenco che indica probabilità, non certezze, e dalle quale possono uscire vecchie conoscenze ed entrarne di nuove.
Asteroidi da record, dai più grandi ai più vicini
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