Il modulo progettato dall'Italia potrebbe arrivare sulla superficie lunare fra il 2026 e il 2027. Lo ha detto oggi a Roma il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, a margine dell'incontro presso l'ambasciata degli Stati Uniti con l'amministratore capo della Nasa, Bill Nelson , e la sua vice, Pamela Melroy.
All'indomani dell'accordo bilaterale firmato con la Nasa, che affida all'Asi la progettazione del modulo abitativo e destinato alla ricerca sulla superficie Lunare, il primo dei Lunar Surface Multi-Purpose Habitation (MPH). Saccoccia rileva che sarà un primo passo fondamentale", che anticiperà l'intera architettura prevista per il programma Artemis.
"Questo è un momento veramente importante per le relazioni spaziali fra Italia e Stati Uniti", ha detto ancora Saccoccia. "L'Italia è uno dei Paesi tradizionalmente impegnati nella collaborazione con la Nasa per la realizzazione dei moduli logistici per la Stazione Spaziale Internazionale e poi, con l'Agenzia Spaziale Europea siamo coinvolti anche in Gateway", ha aggiunto riferendosi alla futura stazione spaziale nell'orbita lunare.
"Adesso gli Stati Uniti ci riconoscono un ruolo di leadership anche in questo settore", ha osservato il presidente dell'Asi riferendosi all'accordo bilaterale con la Nasa. L'intesa prevede che l'Asi lo studio con il supporto dell'industria italiana al fine di elaborare un progetto conforme agli obiettivi della missione Artemis e ai requisiti forniti dalla Nasa. Quest'ultima si impegnerà a supportare l'Agenzia fornendo informazioni tecniche e programmatiche aggiornate sul programma.
"La Nasa è impegnata nel disegno dell'architettura relativa al suolo lunare con tutti i partner della missione Artemis e il modulo progettato dall'Italia - ha rilevato - potrà anticipare questa architettura".
Sulla Luna nel 2026-2027 il modulo progettato dall'Italia
Saccoccia (Asi), 'sarà primo passo fondamentale'