Il lander cinese it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2020/12/01/la-sonda-cinese-change-5-e-sulla-luna-_7fceed0f-d1e9-44cb-8fae-3f40f787a99d.html">Chang'E-5, che aveva rilevato la presenza di acqua nelle rocce e sul suolo lunare, ha ora fornito gli elementi per ricostruire l'origine dell'acqua sulla Luna. Analizzando i campioni riportati dal lander sulla Terra nel 2021, ricercatori guidati dall’Accademia Cinese delle Scienze hanno potuto determinare che la maggior parte dell’acqua ha origine proprio sul nostro satellite, mentre solo una piccola parte si forma con il contributo del vento solare. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, fornisce informazioni che potrebbero essere preziose per la futura costruzione di una base lunare.
Diagramma delle analisi svolte sui campioni prelevati da Chang'E-5 (Fonte: CNSA/GRAS)
Chang'E-5, sia tramite i campioni raccolti nel mare della Luna chiamato Oceanus Procellarum, sia tramite analisi condotte direttamente sul posto grazie agli strumenti presenti a bordo, ha trovato tracce della molecola idrossile, che è per l’acqua quello che il fumo è per il fuoco: una prova. Composta da un atomo di ossigeno e uno di idrogeno, si tratta infatti dell’ingrediente principale dell’acqua e il prodotto più comune quando questa reagisce con altre sostanze.
I ricercatori, guidati da Jianjun Liu e Bin Liu, esaminando queste molecole, hanno scoperto che avevano due fonti diverse. Una piccola parte si trovava nel materiale vetroso che si forma quando il vento solare interferisce con la superficie lunare, e ha quindi un’origine esterna al satellite. La maggior parte, invece, era contenuta nell’apatite, un minerale cristallino che si trova sia sulla Luna che sulla Terra. “Questo dimostra la presenza di acqua di origine lunare”, commenta Chunlai Li, uno degli autori dello studio, “e che questa ha svolto un ruolo importante nella formazione e cristallizzazione del magma basaltico presente sul nostro satellite”.
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