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Luna, ci sarà anche un sosia del minisatellite LiciaCube

Altri due destinati alla missione europea Hera

Rappresentazione artistica del minisarellite italiano LiciaCube (fonte: ASI, Argotec)

Redazione Ansa

Dopo aver catturato le immagini del primo esperimento di difesa planetaria, con la missione Dart della Nasa, il minisatellite italiano LiciaCube è pronto per la Luna: un satellite identico è previsto nell'ambito del programma Artemis I della Nasa, mentre altri minisatelliti analoghi accompagneranno la missione Hera, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). E' quanto è emerso nell'evento organizzato a Roma dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dedicato al piccolo satellite fotoreporter finanziato e coordinato dll'Asi e realizzato da Argotec, con un team scientifico coordinato da Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e composto da Politecnico di Milano, Università di Bologna, Università Parthenope di Napoli e Istituto di Fisica Applicata 'Nello Carrara' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifac-Cnr).

A un mese dal grande successo della missione Dart della Nasa, che si è schiantata sull'asteroide Dimorphos per modificarne l'orbita, il minisatellite italiano LiciaCube che l'ha accompagnata si prepara così ad avere una seconda vita: è infatti ancora perfettamente funzionante, con oltre 620 immagini dell'impatto ancora in fase di scaricamento, e si pensa ora a come sfruttarlo, anche in vista del suo passaggio ravvicinato con la Terra, previsto tra un mese circa.

Dopo la missione Dart, LiciaCube passerà il testimone ai suoi fratelli. Ha infatti la sua stessa configurazione il piccolo satellite che volerà con la missione Artemis, ha detto Marilena Amoroso dell'Asi: ArgoMoon, infatti, è un satellite dell'Asi cheha lo scopo di fornire alla Nasa immagini significative a conferma della corretta esecuzione delle operazioni dello Space Launch System- SLS, che sarà privo di trasmissioni al momento del rilascio dei CubeSat, ArgooMoon sarà in compagnia di altri 13 cubesat e completerà la sua missione eseguendo delle manovre orbitali che porteranno il cubesat in un’orbita stabile intorno al Sole e che gli permetteranno di catturare immagini della Luna durante i numerosi flyby intorno al satellite terrestre.



Altri due CubeSat saranno a bordo della missione Hera dell'Esa, che dovrebbe partire a ottobre 2024 e raggiungere Dimorphos a fine 2026, per capire cosa è successo dopo lo scontro con Dart: il minisatellite Milani, realizzato dall'azienda di Torino Tyvak International, effettuerà osservazioni della superficie, mentre Juventas (di un'azienda danese) effettuerà per la prima volta rilevamenti radar dell'interno di un asteroide.

LiciaCube, la prima missione italiana nello spazio profondo, è stato lanciato insieme alla sonda Dart il 24 novembre 2021, dalla quale si è sganciato dopo 9 mesi e mezzo di crociera, 15 giorni prima dell'impatto, in modo da fotografare l'evento da una distanza di sicurezza. Viaggiando ad una velocità di circa 6,6 chilometri al secondo, è riuscito ad acquisire più di 620 immagini, testimoniando l'impatto e acquisendo immagini scientifiche che molto ci potranno dire sulla natura degli asteroidi, residui della formazione planetaria arrivati pressoché inalterati fino a noi. Oltre allo studio dei corpi che abitano il Sistema Solare, i minisatelliti come LiciaCube potranno avere molte applicazioni in futuro: dalle missioni di difesa planetaria, delle quali Dart è stata il primo test, fino all'esplorazione di miniere extraterrestri presenti su altri pianeti o anche sugli asteroidi.

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