Scoperti i resti del più antico sistema solare della Via Lattea, ha 10 miliardi di anni e si trova a 90 anni luce dalla Terra. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori guidato dall’università di Warwick, nel Regno Unito, grazie ai dati del telescopio spaziale europeo Gaia che sta realizzando la più vasta mappa della nostra galassia ed è stata pubblicata sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Il destino della maggior parte delle stelle, compreso il nostro Sole, è quello di trasformarsi in una nana bianca, ossia una stella che ha esaurito gran parte del suo ‘combustibile’ e che ha espulso buona parte dei suoi strati più esterni per poi andare gradualmente a raffreddarsi e spegnersi.
Durante il suo processo di trasformazione i pianeti che la circondano vengono distrutti ma i loro detriti possono continuare a restare in orbita o cadere sulla superficie della stella.
Analizzando i dati ottenuti dal dall’osservatorio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) uniti alle osservazioni fatte con gli strumenti del Dark Energy Survey dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) i ricercatori sono riusciti a identificare tracce di un antico sistema planetario in due nane bianche di oltre 10 miliardi di anni di età.
Sebbene i pianeti non esistano più, i ricercatori sono riusciti a identificare la loro inconfondibile ‘firma’ chimica nello spettro di radiazioni in arrivo dalle stelle: “stiamo osservando le più antiche rimanenze stellari della Via Lattea ‘inquinante’ da pianeti rocciosi simili alla Terra”, ha detto il responsabile dello studio, Abbigail Elms. “E’ incredibile pensare – ha aggiunto – che tutto questo avvenne circa 10 miliardi di anni fa e questi pianeti morirono ancor prima che la Terra si formasse”.
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