Scoperto il buco nero più vicino alla Terra: si trova a 1.300 anni luce da noi, ha una massa di 10 volte quella del Sole e si chiama Gaia BH1. A identificarlo è stato un gruppo di ricercatori coordinato dal Centro di Astrofisica dell’Harvard&Smithsonian e dell’Istituto Max Planck grazie ai dati del telescopio spaziale europeo Gaia e del telescopio Gemini nelle Hawaii in un articolo pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Si stima che all’interno della nostra galassia si trovino circa 100 milioni di buchi neri di varie dimensioni, con una massa compresa tra le 5 e le 100 volte quella del Sole, ma identificarli è una sfida quasi impossibile a meno che non li si osservi nel momento esatto in cui grandi quantità di materiali vi ci cadono dentro, attirati dal loro intenso campo gravitazionale. In quei momenti diventano ‘attivi’ ossia emettono intense radiazioni visibili dai nostri strumenti.
La stragrande maggioranza dei buchi neri si trova invece in stato ‘dormiente’ e siccome non emettono alcuna radiazione sono per definizione invisibili. Utilizzando però i dati di Gaia, il telescopio dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) la cui missione è quella di realizzare una mappa dettagliatissima delle stelle della Via Lattea i ricercatori hanno osservato una piccola anomalia in una stella distante 1.300 anni luce, nella costellazione dell’Ofiuco. La stella appare, infatti, orbitare attorno a una compagna invisibile. Puntandovi lo sguardo del telescopio Gemini i ricercatori sono così riusciti ad averne certezza e capire, senza ombre di dubbio, che la stella simile al nostro Sole orbita attorno a un buco nero di una massa di circa 10 volte più grande. Gaia BH1 è il primo e più vicino buco nero dormiente ad essere mai stato identificato, tre volte più vicino rispetto al buco nero detentore del record precedente, che appartiene alla tipologia di quelli ‘attivi’.