Il mega tsunami che avrebbe sconvolto Marte 3,4 miliardi di anni fa con onde alte fino a 250 metri potrebbe essere stato provocato da un asteroide come quello di Chicxulub, che 66 milioni di anni fa colpì la Terra segnando l'estinzione dei dinosauri: a suggerirlo è la scoperta sul pianeta rosso di un enorme cratere da impatto largo 110 chilometri che potrebbe essere stato provocato proprio dalla collisione. Lo indicano le simulazioni nature.com/articles/s41598-022-18082-2">pubblicate sulla rivista Scientific Reports da un gruppo internazionale guidato da Alexis Rodriguez del Planetary Science Institute di Tucson, negli Stati Uniti.
Analizzando le mappe della superficie di Marte, create combinando immagini di precedenti missioni sul pianeta, i ricercatori hanno identificato un particolare cratere da impatto che hanno chiamato Pohl: si tratta di una struttura circolare con un diametro di 110 chilometri situata all'interno di un'area delle pianure settentrionali che studi precedenti avevano suggerito potesse essere coperta da un oceano profondo circa 120 metri.
In base all'età delle sue rocce, il cratere Pohl potrebbe essersi formato circa 3,4 miliardi di anni fa. Le simulazioni indicano che una struttura da impatto come Pohl può essere causata dalla caduta di un asteroide di nove chilometri di diametro su un terreno compatto oppure di un asteroide di tre chilometri su un suolo più poroso. In entrambi i casi le simulazioni hanno generato crateri di 110 chilometri di diametro e mega tsunami che si sono spinti fino a 1.500 chilometri dal luogo dell'impatto, con onde alte fino a 250 metri (nel caso dell'asteroide di tre chilometri), conseguenze del tutto simili a quelle causate dall'impatto di Chicxulub sulla Terra.
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