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Pronto il piano per costruire città rotanti sugli asteroidi

Messo a punto da un'università amercana, progetto 'del tutto teorico'

Rappresentazione artistica della colonia spaziale ottenuta da un esteroide (fonte: Michael Osadciw/ University of Rochester)

Redazione Ansa

Per ora le citta' spaziali esistono solo nella fantascienza, ma qualcuno ha gia' preparato il piano per costruire insediamenti umani non su lontani pianeti, ma sugli asteroidi: e' stato messo a punto "in modo del tutto teorico", come rilevano gli stessi autori della ricerca, dell'Universita' statunitense di Rochester. L'articolo che descrive queste citta' immaginifiche e' frontiersin.org/articles/10.3389/fspas.2021.645363/full">pubblicato sulla rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences.

Se il progetto sa di fantascienza, le tecnologie descritte dai ricercatori sono gia' disponibili o in via di sviluppo: "in base ai nostri calcoli, un asteroide di 300 metri di diametro potrebbe espandersi in un habitat spaziale di circa 35 chilometri quadrati", afferma Adam Frank, uno degli autori dello studio: "È piu' o meno la dimensione di Manhattan". 

La chiave della tecnologia e' un enorme 'sacchetto' a forma di anello, fatto di una rete ultra-flessibile di nanofibre di carbonio, leggerissime e super-resistenti, che dovrebbe contenere l'asteroide e fornire il supporto, sulla sua superficie interna, per una citta' cilindrica rotante.

Oltre alla loro abbondanza nel Sistema Solare, gli asteroidi offrono molti vantaggi per eventuali insediamenti umani: ad esempio, sono fatti di roccia, che fornisce uno scudo naturale contro le radiazioni cosmiche. Tuttavia, gli svantaggi sono altrettanto importanti: le rocce di questi corpi celesti non sono abbastanza forti da sopportare una veloce rotazione, che sarebbe necessaria per ricreare una forza di gravita' artificiale.

Secondo i ricercatori guidati da Peter Miklavčič, la soluzione sarebbe in una gigante copertura in carbonio: dopo aver messo in rotazione l'asteroide, le sue rocce si frantumerebbero, espandendo e tirando il 'sacchetto' che le contiene, il quale diventerebbe infine rigido. In questo modo, si verrebbe a creare una struttura cilindrica in rotazione, la cui superficie interna ospiterebbe la citta' e dove lo strato di rocce frantumate farebbe da scudo contro le radiazioni.

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