La cometa dei Neanderthal C/2022 E2 ZTF visita il Sole: giovedi' 12 gennaio raggiungera' il perielio, cioe' il punto di minima distanza, pari a 166 milioni di chilometri. Il suo nucleo dovrebbe sopravvivere all'incontro ravvicinato con la stella senza disintegrarsi, per poi fare rotta verso la Terra che salutera' il prossimo primo febbraio, rendendosi probabilmente visibile a occhio nudo. Tra fine gennaio e inizio febbraio tornerà a fare visita alla Terra dopo il suo ultimo passaggio avvenuto al tempo dei Neanderthal, circa 52.000 anni fa. Lo spiegano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica su MediaInaf.
Il 12 febbraio la cometa Ztf passera' a "una distanza abbastanza elevata" dal Sole, "quindi il nucleo dovrebbe sopravvivere senza problemi all'attivita' di sublimazione e non disintegrarsi come e' successo ad altre comete che si sono avvicinate molto di piu' , per esempio la Ison (C/2012 S1) nel 2013. Dal 17 gennaio 2023 - continuano gli esperti - la declinazione della Ztf sara' talmente elevata che diventera' circumpolare per le latitudini italiane, quindi sara' sempre visibile in cielo durante la notte e restera' tale fino al 5 febbraio".
Attualmente la cometa si mostra ai telescopi con una chioma di colore verde, un'intensa coda di polveri di colore giallastro e una sottile coda di ioni di colore bluastro. Le ultime osservazioni indicano che la luminosita' sta aumentando come previsto e che la cometa sara' sopra la soglia della visibilita' a occhio nudo fra il 20 gennaio e il 10 febbraio, con il massimo di luminosita' il primo febbraio in concomitanza con la minima distanza dalla Terra. Per ammirare lo spettacolo sara' utile avere "almeno un piccolo binocolo 8ž30 o 10ž50, quelli tipici da escursione naturalistica".
In occasione del passaggio di Ztf, EduInaf organizzera' una diretta la sera del 30 gennaio in cui verra' anche mostrata la cometa ripresa con i telescopi di Asiago e il Tng. Inoltre EduInaf lancia la campagna 'Una cometa tra le stelle d'inverno', insieme all'Unione Astrofili Italiani (Uai). Per partecipare bastera' riprendere la cometa Ztf con il proprio telescopio/teleobiettivo e inviare le immagini a EduInaf, anche tramite il gruppo Flickr dedicato.
A svelare i segreti per una corretta osservazione è l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, che organizzerà due sessioni osservative il 13 gennaio e il 2 febbraio: la diretta sarà trasmessa anche dal Canale Scienza e Tecnica di ANSA. "Si prevede che la cometa supererà di poco la soglia di visibilità a occhio nudo quando sarà alla minima distanza dalla Terra (circa 42,5 milioni di chilometri) il 1 febbraio alle ore 18:11, diventando così appena osservabile senza strumenti sotto cieli davvero bui, limpidi e stellati", spiega Masi. "Questo significa che non sarà di certo spettacolare come la C/2020 F3 Neowise dell’estate 2020 e che dunque richiederà almeno un binocolo per essere apprezzata".
In compenso, alle latitudini italiane, nei giorni di massimo splendore tra fine gennaio e inizio febbraio la cometa sarà circumpolare, ovvero visibile per tutta la notte al di sopra dell'orizzonte. Il vero limite è rappresentato dall’interferenza della Luna, che sarà particolarmente invadente nelle serate clou.