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Occhi puntati sulla super-collisione in un quintetto di galassie

Grazie alla collaborazione tra i telescopi Alma e James Webb

A sinistra, lo strano 'impianto di riciclaggio dell’idrogeno', al centro la collisione di due nubi di idrogeno, a destra la probabile formazione di una nuova galassia (Fonte: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/JWST/ P. Appleton (Caltech), B.Saxton (NRAO/AUI/NSF))

Redazione Ansa

Occhi puntati sulla super-collisione che sta avvenendo tra le cinque galassie del cosiddetto Quintetto di Stephan, dove una delle cinque sta portando scompiglio nel gruppo, generando una gigantesca onda d’urto che si estende per un’area diverse volte più grande dell’intera Via Lattea. La collaborazione tra il radiotelescopio Alma dello European Southern Observatory (Eso), sulle Ande cilene, ed il telescopio spaziale James Webb (Jwst), di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Canadese (Csa), ha infatti gettato nuova luce sui violenti e strani fenomeni che stanno sconvolgendo l’ambiente in cui si muovono queste galassie. Le osservazioni, guidate dall’Istituto di Tecnologia della California (Caltech), sono state presentate all’incontro della Società Astronomica Americana (Aas) in corso a Seattle.
Il Quintetto di Stephan è situato a 270 milioni di anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione di Pegaso e fornisce un laboratorio ideale per studiare le collisioni tra galassie ed il loro impatto sull’ambiente circostante. Infatti, in questo gruppo di cinque galassie i fenomeni più interessanti si stanno svolgendo nelle zone più periferiche, dove non c’è quasi nulla ad ostruire la visuale. Questo ha permesso ai ricercatori, guidati da Philip Appleton, di osservare cosa sta succedendo mentre una delle galassie, NGC 7318b, irrompe nel gruppo a circa 800 chilometri al secondo: a quella velocità, un viaggio dalla Terra alla Luna richiederebbe solo otto minuti.
Le osservazioni hanno rivelato che la gigantesca onda d’urto prodotta dall’impatto tra le cinque ‘sorelle’ ha dato il via ad una sorta di impianto di riciclaggio dell’idrogeno, che viene continuamente riscaldato e raffreddato in un ciclo chiuso, un fenomeno che rimane ancora poco compreso. Ma questo non è l’unico processo stravagante in atto: gli autori dello studio hanno anche scoperto la disgregazione di una nube gigante in una nebbia di gas, la possibile collisione di due nubi che stanno ‘spruzzando’ gas caldo intorno a loro e la nascita di una nuova galassia nana.
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