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Scoperte 62 nuove lune di Saturno, ora il pianeta ne ha 145

Sono nate da collisioni avvenute 100 milioni di anni fa

Saturno è il pianeta del Sistema solare con il maggior numero di lune (fonte: NASA/JPL/Space Science Institute)

Redazione Ansa

Scoperte 62 nuove lune di Saturno, grazie alle quali il pianeta degli anelli vanta adesso un totale di 145 lune e strappa il primato a Giove, che solo it/canale_scienza_tecnica/notizie/spazio_astronomia/2023/02/05/ora-giove-ha-92-lune-record-nel-sistema-solare-_d016ee4f-e7ca-4bde-9e73-d7b5806a6a93.html">nel febbraio 2023 si era aggiudicato il primato del maggior numero di lune, con 92. La scoperta è stata annunciata dal gruppo internazionale guidato dall’Istituto di Astronomia e Astrofisica dell’Accademia Sinica di Taiwan e getta luce sul passato di questo pianeta: il nuovo gruppo di satelliti, infatti, è probabilmente nato da collisioni tra lune avvenute nel recente passato, circa 100 milioni di anni fa. Inoltre, lo studio dimostra anche l’efficacia della tecnica utilizzata, che ha permesso di individuare corpi di soli 2,5 chilometri di diametro.

Localizzare satelliti intorno a Giove e Saturno è molto impegnativo: viste le loro dimensioni, superano in luminosità qualsiasi cosa si trovi intorno. Inoltre, per confermare la presenza di una luna non basta semplicemente individuarla accanto al suo pianeta: l'oggetto deve essere tracciato, idealmente per diverse orbite, in modo che il suo percorso possa essere analizzato per determinare se è stabile.

Per questo, i ricercatori guidati da Edward Ashton si sono affidati allo stesso metodo usato per Urano e Nettuno: le immagini vengono prese in sequenza, in modo da seguire la luna alla stessa velocità con cui si muove, e poi sovrapposte per amplificare i segnali troppo deboli. A questo scopo gli autori dello studio hanno utilizzato il telescopio Canada-Francia-Hawaii, situato all'Osservatorio di Mauna Kea.

“Il monitoraggio delle lune di Saturno mi ha ricordato il gioco per bambini che si fa unendo i puntini”, ha detto Ashton: “Abbiamo dovuto collegare le varie apparizioni di questi corpi, ma sembrava di avere contemporaneamente sulla stessa pagina 100 giochi diversi, senza sapere a quale schema appartenesse ciascun punto”.

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