I fulmini di Giove saettano allo stesso ritmo di quelli che vediamo sulla Terra: nonostante le grandi differenze tra i due pianeti, un gigante gassoso il primo e un piccolo pianeta roccioso il secondo, sembra dunque che alcuni fenomeni temporaleschi che avvengono nell’atmosfera siano simili, avvicinando tra loro questi due ‘fratelli’ del Sistema Solare. Lo indica lo studio nature.com/articles/s41467-023-38351-6">pubblicato sulla rivista Nature Communications e guidato dall’Accademia Ceca delle Scienze di Praga, che ha utilizzato i dati raccolti dalla sonda spaziale Juno della Nasa.
Sul nostro pianeta, il fulmine è un fenomeno legato all’elettricità presente nell’atmosfera, generato dall’attrazione tra le particelle cariche negativamente che si trovano sulla superficie esterna delle nubi e quelle cariche positivamente presenti nel suolo. Solitamente, dalla nuvola parte un canale che avanza nell’aria verso il basso muovendosi a scatti, con avanzamenti rapidissimi dell'ordine dei 50 metri seguiti da pause di circa 50 microsecondi (un microsecondo è un milionesimo di secondo). Quando questo canale entra in contatto con il suolo fluisce verso terra una elevata corrente, che rende il canale estremamente luminoso.
È noto da tempo che i fulmini si verificano anche su Giove, ma finora i processi coinvolti sono rimasti misteriosi a causa della mancanza di dati. Per colmare questa lacuna, i ricercatori guidati da Ivana Kolmašová hanno analizzato quelli ad alta risoluzione raccolti in cinque anni dalla sonda Juno, che si trova in orbita intorno al gigante gassoso dal 2016 e la cui missione è stata estesa fino al 2025. Hanno così scoperto, grazie ai segnali radio generati da questi fenomeni e captati dagli strumenti a bordo della sonda, che l’innesco dei fulmini su Giove segue uno schema temporale simile a quello che si registra nell’atmosfera terrestre.
I fulmini di Giove saettano allo stesso ritmo di quelli della Terra
Suggerisce che alcuni fenomeni temporaleschi sono simili sui 2 pianeti