Addio al razzo Ariane 5. Il lancio effettuato alla mezzanotte tra 5 e 6 luglio dal Centro Spaziale Europeo in Guyana Francese è stata la sua 117esima e ultima missione, che ha messo in orbita due satelliti per la difesa e le comunicazioni di Francia e Germania: Heinrich-Hertz-Satellit, costruito da OHB per l'Agenzia spaziale tedesca Dlr, e Syracuse 4B, realizzato per l'esercito francese da un consorzio formato da Airbus Defence and Space e Thales Alenia Space. Il più potente lanciatore europeo ha messo la firma su 27 anni di missioni storiche: dalla sonda Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea, all’inseguimento delle comete, a quattro satelliti di navigazione europei Galileo, da BepiColombo, che ha esplorato Mercurio grazie ad una collaborazione tra Esa e Agenzia Spaziale Giapponese, fino al telescopio spaziale James Webb, di Nasa, Esa e Agenzia Spaziale Canadese. Per arrivare, poi, al penultimo lancio, che ha dato il via alla missione Juice dell’Esa, diretta verso le lune ghiacciate di Giove.
Ora si guarda al suo successore, Ariane 6, il cui sviluppo procede da oltre un decennio e il cui primo volo non avverrà prima dell'inizio 2024, dopo numerose battute d’arresto. In vista del suo debutto, Ariane 6 (realizzato da Arianespace come il suo predecessore) sta attualmente superando una serie di test chiave in Europa e nella Guyana Francese. “Ariane 6 svolgerà un ruolo determinante nel garantire all'Europa un accesso indipendente e sostenibile allo spazio – afferma Martin Sion, amministratore delegato di ArianeGroup – in un contesto di grandi sfide strategiche, economiche ed ambientali, soddisfacendo le esigenze dei propri clienti istituzionali e commerciali”.
Ariane 5 ha iniziato la sua carriera nel 1996. Il suo debutto, tuttavia, fu un insuccesso: non riuscì a raggiungere l’orbita e, a metà del volo, avviò la procedura di auto-distruzione. Dopo quel fallimento iniziale, però, il razzo è diventato uno dei lanciatori più affidabili al mondo: secondo i dati forniti dall’Esa, delle 117 missioni e dei 239 carichi utili consegnati in orbita, il veicolo di lancio ha raggiunto una percentuale di successo del 96%. Ariane 5 ha più che raddoppiato la capacità di messa in orbita del suo predecessore, Ariane 4, che è stato operativo dal 1988 al 2003: la sua potenza gli ha permesso di portare contemporaneamente due satelliti con un singolo lancio, o di spingere grandi carichi nello spazio profondo.
“Questa 117esima e ultima missione di Ariane 5 è emblematica sotto diversi aspetti: innanzitutto, i due satelliti appena messi in orbita sono di Francia e Germania, i primi due contributori al programma Ariane”, commenta Stéphane Israël, amministratore delegato di Arianespace. “Inoltre, quest’ultima missione è emblematica della capacità di Ariane 5 di eseguire doppi lanci, che costituisce il fulcro del suo successo. Nel corso della sua carriera – aggiunge Israël – Ariane 5 ha servito 65 clienti istituzionali e commerciali di 30 paesi: per Ariane 6 si preannuncia un futuro altrettanto promettente”.
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