Un calendario fitto di incontri a Tokyo per l' Agenzia Spaziale Italiana (Asi) al seguito della delegazione guidata dal ministro dell'Industria e del Made in Italy Adolfo Urso, e con il contributo dell'Ambasciata d'Italia in Giappone, organizzatrice della conferenza "Italy Innovation Day 2023: Space Chapter and Beyond".
La seconda missione dell'anno nel Paese del Sol Levante consolida ulteriormente i rapporti di cooperazione avanzata tra l'Asi e la Jaxa, la controparte giapponese, e formalizza di fatto il passaggio del testimone delle Presidenza del G7 dal Giappone all'Italia, con l'obiettivo comune di potenziare la sostenibilità delle attività spaziali.
"Il clima di collaborazione è assolutamente molto alto e rispettoso positivamente di questa partnership strategica tra Italia e Giappone, che sarà sancita dai nostri due rispettivi primi ministri", spiega all'ANSA il presidente dell'Asi, Teodoro Valente. "Le attività in collaborazione riguardano programmi di scienze ed esplorazione dello spazio e programmi di osservazione della Terra. Tra l'altro, con uno scambio significativo di dati anche per quanto attiene il monitoraggio e la valutazione delle conseguenze di disastri naturali di qualunque tipo. Siamo entrambi paesi sottoscrittori degli accordi Artemis relativi alla prossima espansione lunare".
A Tokyo si è discusso anche di trasversalità della tecnologia del settore per il raggiungimento dei target di sviluppo sostenibile. "Se si guarda l'elenco degli obiettivi sostenibili definiti dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite - continua Valente - non ce n'è uno specifico nello spazio, perché in realtà le tecnologie e la ricerca dello spazio possono contribuire a diversi di quegli obiettivi. Per esempio, la valutazione e la definizione delle azioni di mitigazione nei confronti del cambiamento climatico, la lotta alla povertà con la rilevazione tramite dati satellitari dello stato dei raccolti per quanto riguarda l'agricoltura. E così via. Ce ne sono effettivamente molti, e per questo si parla di impatto di natura trasversale".
Un sostegno - quello delle istituzioni governative - presente fin dall'insediamento, conclude Valente, e necessario per la viabilità del progetto. "È assolutamente importante perché nel momento in cui si stabilisce nell'ambito del sistema Paese, delle politiche di relazione con gli Stati terzi, siano essi appartenenti all'Agenzia Spaziale Europea o non, come in questo caso - è non è l'unico: penso per esempio alla Corea, con cui abbiamo firmato poco più di due settimane fa un accordo di collaborazione nello spazio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È un sostegno esistente importante perché trattandosi di partenariati strategici, questi sono in capo a chi detta la linea politica dell'Italia, non certamente all'operatività dell'Agenzia spaziale".