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Nuove sorprese da Encelado, la luna di Saturno che nasconde un oceano

Tracce di molecole organiche nei dati della missione Cassini

Particolare della superficie di Encelado, nell'immagine rilevata dalla sonda Cassini il 9 ottobre 2008 (fonte: NASA/JPL/Space Science Institute)

Redazione Ansa

Sono state scoperte it/canale_scienza/notizie/spazio_astronomia/2022/09/20/ce-un-altro-ingrediente-della-vita-nelloceano-di-encelado_e661712e-30be-4002-bd4d-929514ce7188.html">nuove molecole organiche, come etanolo e acetilene, nei geyser di Encelado, la luna di Saturno che sotto la superficie ghiacciat ha un oceano liquido che potrebbe ospitare forme di vita. Lo indica la nuova analisi pubblicata sulla rivista Nature Astronomy e condotta da Jonah Peter, dell'Universita' di Harvard, utilizzando i dati raccolti dalla missione Cassini. Tra il 2005 e il 2015, la sonda nata dalla collaborazione di Nasa, Agenzia Spaziale Europea e Agenzia Spaziale Italiana, ha sorvolato piu' volte Encelado a meno di 50 chilometri dalla superficie.

Da tempo si ritiene che sotto la superficie ghiacciata di Encelado ci sia un grande oceano di acqua liquida in cui esistano tutte le condizioni e gli ingredienti necessari a ospitare la vita, un'ipotesi avvalorata soprattutto dai dati ottenuti dai passaggi ravvicinati di Cassini, che ha potuto attraversare i pennacchi di vapore di alcuni dei geyser che caratterizzano la superficie ghiacciata della luna. Geyser che porterebbero in superficie acqua proveniente proprio dell'oceano nascosto.

I dati raccolti dallo spettrometro di massa Inms di Cassini avevano permesso di identificare la composizione chimica dei pennacchi, composti principalmente da acqua, CO2, metano e idrogeno molecolare H2, ma non era stato possibile riconoscere con certezza eventuali tracce minori di altre molecole piu' complesse. Usando ora una tecnica di analisi piu' sofisticata, i ricercatori americani hanno indivisuato anche la presenza di altre molecole organiche, come acido cianidrico HCN, acetilene C2H2, propilene C3H6 ed etano C2H6.

Sono molecole fondamentali alla vita e avvalorano sempre piu' la possibilita' che sotto lo spesso strato di ghiaccio possano realmente esistere forme di vita primordiali. La scoperta conferma così il grande interesse verso Encelado, che nei prossimi anni potrebbe diventare un probabile obiettivo di missioni robotiche ideate per cercare tracce di vita aliena.

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