L'intero Nord America, dal Messico al Canada, si è fermato per ammirare l'eclissi di sole, la prima del secolo ad attraversare i tre Paesi, dopo quella del 2017 che oscurò prevalentemente gli Stati Uniti. Tutti pazzi per il 'sole nero', che ha tenuto col naso all'insù mezzo continente, tra eventi speciali, scuole chiuse, stadi pieni, hotel esauriti, nozze di massa, esperimenti scientifici e le immancabili teorie cospirazioniste, da quelle apocalittiche a quelle politiche. Solo negli Stati Uniti si calcola un pubblico di oltre 200 milioni di spettatori, come se ci fossero stati 50 SuperBowl in contemporanea dal Texas al Maine. Senza contare i miliardi di persone in tutto il mondo che hanno assistito all'eclissi più social di sempre in tv o sul web.
Dall'Italia è stato possibile ammirarlo grazie a diverse dirette streaming che hanno avuto inizio a partire dalle ore 19,00 italiane. In prima fila, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, che sui suoi canali Facebook e Youtube trasmetterà le immagini riprese da diversi telescopi per l'intera durata del fenomeno. La diretta viene trasmessa nell'ambito della serie 'Il Cielo in Saoltto' e a partire dalle 20:00 il commento delle immagini da parte degli esperti. Il Virtual Telescope propone per l'occasione una diretta internazionale, in collaborazione con astrofotografi americani e canadesi. che seguono l'eclissi da Michigan, Florida, New Mexico, Arizona e Ontario. L'eclissi di oggi è uno spettacolo imperdibile, in primo luogo perché per ammirare un evento simile dall'Italia dovremo aspettare fino al 2 agosto 2027. Sarà inoltre l'eclissi solare totale più lunga tra quelle visibili dagli Stati Uniti fin dal 1806: per chi si trova nelle zone vicine al confine col Messico, potrà arrivare a ben 4 minuti e 26 secondi, poco meno di quella del 1806, durata 4 minuti e 55 secondi. Un'eclissi più lunga significa anche un'eclissi molto buia: la maggiore oscurità potrebbe rendere visibili non solo pianeti come Venere e Giove, ma anche la cometa 12P/Pons-Brooks, che il prossimo 21 aprile raggiungerà il punto più vicino alla nostra stella e che al momento si trova non distante da Giove.
Infine, l'eclissi avviene in concomitanza col periodo di massima attività solare: ciò significa che la corona solare, la parte più esterna della sua atmosfera, apparirà molto più grande, fino a 5-6 volte il diametro della stella stessa, e la sua forma ricorderà quella di un girasole o di un Sole come viene tipicamente disegnato dai bambini. L'ultima volta che un'eclissi solare totale visibile dal Nord America è coincisa con la massima attività solare è stata il 26 febbraio 1979. L'evento sarà, dunque, un importante banco di prova per le attuali teorie sul comportamento dell'atmosfera solare, di rilevanza cruciale perché è la responsabile delle tempeste solari che possono investire la Terra.
La diretta dell'Inaf