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Nascerà in Italia il cargo spaziale europeo che rientra a Terra

Contratto da 25 milioni. Un altro assegnato a un'azienda tedesca

Rappresentazione grafica del veicolo cargo di rientro (fonte: Thales Alenia Space)

Redazione Ansa

L'industria italiana è in prima fila per lo sviluppo di un veicolo spaziale cargo in grado di rientrare a Terra che garantisca all'Europa un accesso indipendente e duraturo all'orbita bassa terrestre. Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha infatti firmato un contratto da 25 milioni di euro con l'Agenzia Spaziale Europea per lo sviluppo di fase 1 di un servizio di rientro cargo con cui dimostrare la possibilità di un servizio completo di consegna del carico da e verso le stazioni spaziali in orbita terrestre bassa entro il 2028.

Un secondo contratto per lo sviluppo di un ulteriore servizio cargo è stato assegnato alla franco-tedesca Exploration Company. Si concretizza così una delle più importanti decisioni assunte lo scorso novembre durante lo Space Summit di Siviglia, con l'obiettivo di "soddisfare le esigenze della prossima era dell'economia spaziale", come sottolinea il direttore generale dell'Esa, Josef Aschbacher.

I veicoli spaziali e le infrastrutture di Terra associate dovranno infatti essere sviluppati per poter ulteriormente evolvere in futuro, in modo da fornire un servizio di trasporto di equipaggi in orbita terrestre bassa e un servizio di rientro cargo dalla stazione Gateway in orbita cislunare. Un programma lungimirante con cui l'Europa intende porre le basi per cogliere le nuove opportunità commerciali dell'era post-Iss.

Il contratto che vede Thales Alenia Space come primo contraente industriale rappresenta "un grande riconoscimento per l'Italia", sottolinea l'amministratore delegato Massimo Comparini. Thales Alenia Space in Francia sarà coinvolta nello sviluppo del veicolo spaziale mentre Altec, joint venture tra Thales Alenia Space Italia (63,75%) e Agenzia Spaziale Italiana (36,25%), sarà responsabile dello sviluppo del Segmento di Terra e degli sviluppi dell'infrastruttura di supporto per il recupero a terra.

Nel corso di questa fase 1 della durata di due anni (giugno 2024-giugno 2026), Thales Alenia Space con la partecipazione di Altec svilupperà il servizio mediante il consolidamento del piano economico-finanziario e il coinvolgimento preliminare di investitori e potenziali clienti, e con un primo sviluppo del veicolo spaziale, con particolare attenzione ai requisiti, alle architetture, alla maturazione tecnologica e alle attività di eliminazione dei rischi. Durante la fase 1, il team industriale sarà ampliato con l'ingresso di nuove entità per massimizzare il coinvolgimento delle eccellenze esistenti all'interno dell'industria europea e per garantire la più efficace esecuzione del progetto.

La firma del contratto con l'Esa è avvenuta in occasione del Consiglio spaziale di Bruxelles, durante il quale sono arrivati altri tre importanti annunci. Il primo riguarda la firma della 'Carta zero detriti' da parte di 12 Paesi europei (Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Svezia e Regno Unito), che si impegnano così a diventare neutrali in termini di detriti spaziali entro il 2030.
Il secondo annuncio riguarda l'assegnazione ad Airbus UK di un contratto per la realizzazione del veicolo della missione europea Vigil, il cui lancio è previsto nel 2031 per monitorare l'attività del Sole e lanciare l'allerta precoce in caso di tempeste solari che minacciano infrastrutture cruciali sulla Terra e nello spazio. Infine, l'Esa ha assegnato i primi due incarichi di missione ad astronauti della classe 2022, la francese Sophie Adenot e il belga Raphael Liégeois, che voleranno sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2026.


Comparini, cargo spaziale di rientro riconoscimento per l'Italia
L'assegnazione del contratto per il primo veicolo spaziale europeo in grado di rientrare a Terra "è un grande riconoscimento per l'Italia": così Massimo Comparini, amministratore delegato della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) ha commentato il contratto da 25 milioni con il quale l'Agenzia Spaziale Europea ha affidato all'azienda lo sviluppo del veicolo cargo destinato alle operazioni nell'orbita bassa, quella sulla quale è operativa la Stazione Spaziale Internazionale e dove in futuro sarà attiva anche la prima stazione spaziale privata dell'azienda americana Axiom Space.

"Siamo molto contenti", ha detto Comparini all'ANSA. Il contratto "è il riconoscimento della nostra leadership a livello dell'Esa nel settore dei moduli pressurizzati", ha aggiunto riferendosi all'esperienza dell'azienda che ha realizzato il 50% dei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale, che sta costruendo i moduli per l'Axiom Space e quelli destinati alla stazione spaziale Gateway per l'orbita lunare. "E' un settore - ha rilevato - nel quale siamo all'avanguardia".

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