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C'è grafene sulla Luna, scoperto dalla missione Chang’e 5

Utile per le future colonie, indica nuovi modi di produrlo

Rappresentazione artistica dell’interno della Luna (Hernán Cañellas/Benjamin Weiss)

Redazione Ansa

Trovate sulla Luna tracce di grafene, il materiale delle meraviglie scoperto nel 2004. E’ grafene naturale, quello individuato nei campioni riportati a Terra dalla sonda Chang’e 5, indica la ricerca guidata da Wei Zhang e Meng Zou, dell’Università di Jilin in Cina, e pubblicata su National Science Review. La scoperta e potrebbe avere un grande impatto per le future colonie spaziali e mostra anche la possibilità di nuovi metodi per produrre il grafene in laboratorio.

La scoperta è stata fatta analizzando in laboratorio alcuni dei campioni prelevati nel 2020 dalla sonda Chang’e 5, la prima missione a distanza di circa 50 anni a riportare a terra circa 2 chilogrammi di materiali che ancora oggi sono analizzati per comprendere meglio il nostro satellite. Analisi su alcuni campioni hanno mostrato la presenza di di alcuni composti metallici in cui sono presenti strutture di grafene, fogli dello spessore di un atomo composti da solo carbonio distribuito a forma di nido d’ape.

Si tratta in particolare di fiocchi composti dalla sovrapposizione di più strati di grafene (da due a sette) che potrebbe essere stato prodotto in seguito all’attività vulcanica della Luna oppure in seguito a impatti di meteoriti, e favorito dalle radiazioni del vento solare.

La scoperta che potrebbe avere un grande impatto per le future colonie lunari perché il grafene permette numerose applicazioni. Inoltre, la scoperta di grafene naturale potrebbe aiutare a identificare altre modalità per la fabbricazione del grafene, oggi piuttosto complesse e costose.

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