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Rinviato per maltempo il lancio della missione privata Polaris Dawn

Una nuova opportunità di lancio verrà determinata non prima di domani

La capsula SpaceX Crew Dragon per la missione privata Polaris Dawn arriva al suo hangar missilistico. (Credito immagine: SpaceX)

Redazione Ansa

Nuovo rinvio per Polaris Dawn, la prima missione spaziale interamente privata a prevedere un’attività extraveicolare, le cosiddette ‘passeggiate’: dopo i primi rinvii dovuti alle numerose attività spaziali del Centro Kennedy in Florida e poi a questioni di natura tecnica è ora il maltempo a far slittare il lancio a non prima di domani o dopodomani.

“A causa delle previsioni meteo sfavorevoli nelle aree di ammaraggio di Dragon al largo della costa della Florida, stiamo eliminando le opportunità di lancio di stasera e di domani del Falcon 9 di Polaris Dawn. Le squadre continueranno a monitorare il meteo per condizioni favorevoli di lancio e ritorno”: è la comunicazione fatta sull’account di SpaceX poche ore prima del lancio che era previsto per questa mattina alle 9:38 italiane. Tweet rilanciato anche dall’account di Polaris Dawn che per ora non ha aggiunto ulteriori dettagli.

Poche informazioni che non permettono di comprendere a pieno il problema considerando che alle 9:48 è stato invece completato con successo il lancio di un altro razzo Falcon 9 dalla vicina base di Cape Canaveral con a bordo dei satelliti Starlink. Preoccupazioni per il meteo che probabilmente pregiudicano la sicurezza del rientro previsto intorno al 2 settembre con un ammaraggio al largo della Florida.

Polaris Dawn è una missione di grande rilevanza per Space X che gestisce la missione finanziata dall'imprenditore statunitense Jared Isaacman, già protagonista nel settembre 2022 di Inspiration4, la prima missione turistica a portare in orbita astronauti non professionisti. Nel corso di Polaris Dawn si prevede di realizzare la prima passeggiata spaziale in una missione privata nonché testare le comunicazioni spaziali attraverso la rete Starlink e le nuove tute di SpaceX pensate per le future esplorazioni umane di Luna e Marte. Passi fondamentali per le ambizioni dell’azienda fondata da Elon Musk che aveva sottolineato nei giorni scorsi di volere essere molto attento a eliminare ogni possibile rischio prima di far partire la missione.

 

 

 

La missione, finanziata dall'imprenditore statunitense Jared Isaacman e gestita da SpaceX, sarebbe dovuta partire a fine luglio con una capsula Dragon a bordo di un razzo Falcon 9 dal Centro Spaziale Kennedy in Florida ma il traffico diretto alla Stazione spaziale internazionale ha fatto slittare Polaris Dawn di alcune settimane e ora sono emersi alcuni piccoli problemi tecnici. “I team stanno esaminando più da vicino una perdita di elio lato terra sul cordone ombelicale Quick Disconnect”, ha comunicato SpaceX sul suo account X. Il Quick Disconnect è il sistema che permette lo sgancio rapido, pochi istanti prima dal decollo, del tubo flessibile che fornisce elio ai motori dal razzo, materiale che non serve con propellente me per mantenerne la pressione. 

Polaris Dawn è la prima tappa del programma Polaris, una serie di missioni private con equipaggio sostenute dal miliardario Jared Isaacman che nel settembre 2022 ha già guidato Inspiration4, la prima missione turistica a portare in orbita astronauti non professionisti. Anche stavolta Isaacman sarà protagonista a bordo della Crew Dragon in veste di comandante della missione: insieme a lui voleranno anche Scott Poteet in qualità di pilota e le specialiste di missione Sarah Gillis e Anna Menon. Nel terzo dei 5 giorni Isaacman e Gillis faranno una passeggiata spaziale, la prima attività extraveicolare mai eseguita in una missione commerciale. Nel corso della missione verranno usate inoltre per la prima volta le tute sviluppate da SpaceX e verrà raggiunta la quota di 1.400 chilometri, diventando così la missione con equipaggio ad essersi spinta più lontano dai tempi della Apollo 17 nel 1972, ultima missione ad aver portato l’uomo sulla Luna.

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