Registrato in un video il quarto passaggio ravvicinato della sonda BepiColombo a Mercurio: il 5 settembre la sonda dell'Agenzia spaziale europea e di quella giapponese Jaxa è arrivata a soli 165 chilometri dalla superficie del pianeta (dunque 35 chilometri più vicino del previsto) per effetto di una nuova traiettoria elaborata per ovviare a un problema tecnico che impedisce ai propulsori di BepiColombo di funzionare a piena potenza. La sonda continua a essere sulla strada giusta, rende noto l'Esa, ma arriverà a destinazione nell'orbita di Mercurio con 11 mesi di ritardo, nel novembre 2026.
La missione, lanciata nell'ottobre 2018, si compone di due orbiter che opereranno autonomamente una volta giunti nell'orbita di Mercurio. Per orientarsi correttamente e arrivare alla meta, BepiColombo sta utilizzando nove passaggi ravvicinati planetari: uno sulla Terra, due su Venere e sei su Mercurio. Questo perché man mano che BepiColombo si avvicina al Sole, la potente attrazione gravitazionale della nostra stella accelera la sonda verso di essa. Inoltre, la sonda è stata lanciata dalla Terra con molta energia e dunque viaggia troppo velocemente per essere catturata in orbita attorno a Mercurio. Superare questi ostacoli usando solo i propulsori di bordo sarebbe troppo difficile e quindi si ricorre a delle traiettorie tangenti ai pianeti (flyby) per sfruttarne l’attrazione gravitazionale, il cosiddetto effetto fionda.
Il sorvolo ha portato BepiColombo più vicino a Mercurio di quanto non sia mai stata prima, ha ridotto la velocità della sonda e ne ha cambiato la direzione. Come indica il video, ha anche offerto l'opportunità di scattare immagini e mettere a punto gli strumenti scientifici prima dell'inizio della missione scientifica principale.