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Si ispirano alle armature le tute cinesi per le missioni sulla Luna VIDEO

In via di sviluppo per far sbarcare gli astronauti entro il 2030

Presentate le nuove tute cinesi pensate per le future missioni sulla Luna (fonte: CMSA)

Redazione Ansa

Si ispirano allo stile delle armature tradizionali le nuove tute cinesi pensate per le future missioni sulla Luna: attualmente in via di sviluppo da parte dell’Agenzia Spaziale Cinese (Cnsa), l’obiettivo è farle indossare agli astronauti delle missioni che, secondo i programmi, dovrebbero portarli sul suolo lunare entro il 2030.

Le nuove tute, che hanno anche strisce rosse sulla parte superiore ispirate alle rappresentazioni artistiche degli spiriti femminili chiamati Apsara, sono state presentate in un video dagli astronauti Wang Yaping, seconda donna cinese nello spazio, e Zhai Zhigang.

Il tessuto utilizzato è stato progettato per proteggere chi lo indossa dalle temperature estreme, dalle di radiazioni e anche dalla polvere lunare. Il casco è dotato di una visiera panoramica antiriflesso e di due fotocamere destinate ad inquadrature da vicino e da lontano. Sul petto, invece, sono presenti una serie di comandi con molte funzioni diverse.

 

 

 

A differenza della tuta cinese per le attività extra-veicolari attualmente usata in orbita terrestre bassa, quella lunare è progettata per essere molto più leggera, flessibile e aderente al corpo, in grado di permettere agli astronauti anche di piegarsi e accovacciarsi. “Considerando che gli astronauti lavoreranno ad un sesto della gravità terrestre, per ridurre lo sforzo compiuto dal corpo è necessario ridurre notevolmente il peso della tuta”, ha dichiarato alla China Central Television Wang Chunhui, vice capo-progettista presso il Centro cinese di ricerca e addestramento degli astronauti. “Dovranno camminare sulla Luna e svolgere attività di ricerca scientifica – ha aggiunto Chunhui – quindi le tute dovranno essere più piccole ed ergonomiche”.

Entro il 2030, la Cina prevede di inviare sul satellite terrestre una prima missione con due astronauti, che eseguiranno attività sul suolo lunare per circa 6 ore prima di rientrare a Terra. Già nel 2026 e 2028, però, sono previste missioni robotiche dirette al Polo Sud lunare, che avranno il compito di raccogliere dati utili per una futura base lunare.

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