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Hubble ha catturato l'immagine più ravvicinata di un quasar

E' il primo 'faro cosmico' scoperto negli anni Sessanta

Redazione Ansa

Il telescopio spaziale Hubble di Nasa e Agenzia spaziale europea è riuscito a catturare l'immagine più ravvicinata mai ottenuta di un quasar, ovvero un oggetto quasi stellare che si comporta come un faro cosmico alimentato da un buco nero supermassiccio in accrescimento: si tratta per l'esattezza del quasar 3C 273, il primo scoperto negli anni Sessanta in direzione della costellazione della Vergine a 2,5 miliardi di anni luce da noi. Il nuovo ritratto di questo mostro cosmico, osserva la Nasa, è otto volte più ravvicinato dei precedenti e aiuterà gli astronomi a capire meglio i misteriosi quasar.

Per Hubble, fissare un oggetto così luminoso come 3C 273 equivale a guardare direttamente il faro abbagliante di un'auto e cercare di vedere una formica che cammina sul bordo attorno ad esso. Per riuscire nell'impresa, ha impiegato il suo spettrografo Stis (Space Telescope Imaging Spectrograph) utilizzandolo come coronografo per bloccare la luce proveniente dalla porzione centrale così come la Luna blocca quella del Sole durante un'eclissi totale.

 

 

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Il quasar 3C273 fotografato dal telescopio spaziale Hubble (fonte: NASA, ESA, Bin Ren/Université Côte d’Azur/CNRS, John Bahcall/IAS, Joseph DePasquale/STScI)

 

Le nuove osservazioni dell'ambiente attorno al quasar mostrano molte "cose strane", afferma Bin Ren dell'Osservatorio e dell'Università della Costa Azzurra a Nizza, in Francia. "Abbiamo alcune masse informi di diverse dimensioni e una misteriosa struttura filamentosa a forma di L. Tutto questo entro 16.000 anni luce dal buco nero". Alcuni degli oggetti potrebbero essere piccole galassie satellite che cadono nel buco nero alimentando la luminosità del quasar.

"Grazie alla potenza di osservazione di Hubble, stiamo aprendo una nuova strada per comprendere i quasar", ha affermato Ren. "I miei colleghi sono emozionati perché non avevano mai visto così tanti dettagli prima".

 

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La foto del quasar 3C273 del 1963,(fonte: NASA, ESA, Bin Ren/Université Côte d’Azur/CNRS, John Bahcall/IAS, Joseph DePasquale/STScI)

 

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