Sono in viaggio verso la Luna lo strumento italiano Lugre per la navigazione, con due veicoli costruiti da aziende private: il lander statunitense Blue Ghost e il rover giapponese Resilience. Il lancio è avvenuto dal Kennedy Space Center co n uin razzo Falcon 9 della SpaceX
Lugre è il primo strumento italiano destinato alla Luna: si tratta del ricevitore Lunar Gnss Receiver Experiment (Lugre), frutto della collaborazione tra l'Agenzia spaziale italiana e la Nasa, che avrà l'obiettivo di testare la fattibilità dell'utilizzo dei segnali delle costellazioni Gps e Galileo per la navigazione, il posizionamento e la sincronizzazione sulla Luna.
Lugre è posizionato a bordo del lander lunare Blue Ghost della società texana Firefly. E' è stato sviluppato nell'ambito di un contratto tra l'Asi e la società Qascom e il ruolo di responsabile scientifico è affidato al Politecnico di Torino. Dopo il lancio, Blue Ghost trascorrerà 25 giorni in orbita terrestre, per poi eseguire una manovra di accensione del motore e inserirsi in una traiettoria di transito lunare che lo porterà sulla Luna. Una volta giunto a destinazione, trascorrerà 16 giorni in orbita lunare in attesa dell'allunaggio previsto nell'area del Mare Crisium.
Lugre ha il compito di testare il posizionamento tramite i segnali Gps e Galileo oltre i 200.000 chilometri, ben oltre l'orbita terrestre. Gli obiettivi principali della missione includono: la ricezione e caratterizzazione dei segnali Gnss sulla Luna, con invio dei dati a Terra; la dimostrazione della navigazione in tempo reale a grandi distanze e calcolo del tempo sulla Luna tramite Gnss e la raccolta dati per lo sviluppo di futuri ricevitori Gnss specifici per l'ambiente lunare".
In viaggio verso la Luna uno strumento italiano da record
Lo strumento italiano LuGre proverà a "infrangere il Guinness World Record, attualmente in vigore, posto a metà strada tra Terra e Luna: nessuno fino ad oggi ha mai osato queste distanze", dice il presidente dell'Asi Teodoro Valente.
L'esperimento, prosegue, "aprirà la strada ai futuri sistemi di navigazione per l'esplorazione permanente sul nostro satellite naturale, testimoniando ancora una volta tutta la capacità del nostro settore spaziale con l'offerta di un Made in Italy e di una ricerca a livelli elevati e in grado di dare risposte tecnologicamente avanzate e senza eguali". Si tratta, aggiunge Valente, della "conferma del ruolo sempre più preponderante del nostro Paese per agevolare la presenza umana nella nuova esplorazione lunare". La missione, aggiunge,"va a rafforzare i rapporti strategici con gli Stati Uniti e con la Nasa".
Il ricevitore LuGre è stato sviluppato in Italia dall'Asi attraverso l'azienda Qascom, che ha realizzato la strumentazione e supporterà le operazioni della missione, e con il supporto scientifico del Politecnico di Torino, che ha contribuito alla definizione degli obiettivi scientifici e gestirà l'elaborazione dei dati. L'ingresso nell'orbita lunare è atteso fra circa un mese e l'allunaggio nei primi giorni di marzo.
La ricezione dei segnali dei satelliti per la navigazione Gps e Galileo dalla Terra e da e verso la Luna è affidata alla tecnologia chiamata Software Defined Radio Receiver, che permette di misurare con precisione la posizione nello spazio, anche in ambienti molto lontani dal nostro pianeta. Questo contribuirà significativamente alla preparazione di missioni lunari permanenti.