Catturati dagli occhi dei satelliti l’ondata di caldo record e gli incendi che si stanno abbattendo sull’Europa in questi giorni. Il continente, visto dall’alto, è infatti insolitamente del tutto privo di nuvole: un cielo azzurro che non offre tregua dalle temperature elevate, fotografato dai satelliti di Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell'Unione Europea.
L'ondata di caldo arriva dopo il secondo giugno più torrido della storia d'Europa ed è vista da molti esperti come un assaggio di ciò che potrebbe accadere in futuro nel continente, che si sta scaldando più velocemente del resto del mondo: secondo i dati di Copernicus, è 2,2 gradi Celsius sopra i livelli pre-industriali, quindi già oltre il limite di 1,5 gradi indicato dalla comunità globale come soglia per evitare conseguenze ambientali irreversibili. Il Regno Unito, noto per le sue estati tiepide, sta raggiungendo temperature molto oltre quelle solite: per la prima volta da quando si tiene traccia dei dati, in alcune parti del Paese si raggiungeranno i 40 gradi Celsius.
Il confronto tra le immagini di giugno e quelle scattate nella seconda settimana di luglio dal satellite Sentinel-2 (missione sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea nell’ambito del programma Copernicus), rivela come il verde paesaggio britannico sia diventato marrone a causa della siccità. In altre zone d’Europa i satelliti stanno monitorando anche gli incendi devastanti. Nel Sud-Ovest della Francia, nella famosa regione vitivinicola intorno alla città di Bordeaux, due incendi scoppiati il 12 luglio hanno bruciato più di 100 chilometri quadrati, lasciando vistose ‘cicatrici’ nelle immagini satellitari. Circa 16mila persone sono state evacuate e più di 1.500 vigili del fuoco, ai quali se ne aggiungeranno presto altri, stanno lavorando per spegnere le fiamme.
Nella Spagna occidentale una riserva naturale vicino a Salamanca è in fiamme dal 12 luglio, con oltre 39 chilometri quadrati già distrutti, mentre nel Sud del Paese, vicino alla famosa città turistica di Malaga, un altro incendio ha divorato circa 20 chilometri quadrati di terreno. Ed è allarme anche in Portogallo, Grecia e Croazia. Puntati sull’Europa anche gli occhi del Sistema di osservazione della Terra del Goddard Space Flight Center (Geos) della Nasa.
Le immagini, scattate il 12 luglio, mostrano i tanti incendi in Portogallo e Spagna. In Portogallo, in particolare, dove le temperature hanno raggiunto i 45 gradi, più di metà del Paese è in allerta rossa a causa di 14 incendi attivi. Ma le temperature molto elevate stanno provocando problemi anche in altre parti del globo. In Nord Africa, la Tunisia ha subito ondate di caldo e incendi che hanno danneggiato il raccolto di grano. Il 13 luglio, nella capitale Tunisi si sono raggiunti i 48 gradi, mentre in Iran addirittura i 52 gradi. Anche in Cina il caldo intenso ha deformato le strade, sciolto il catrame e fatto scoppiare le tegole. L'Osservatorio Xujiahui di Shanghai, dove si conservano i dati dal 1873, il 13 luglio ha registrato la sua temperatura più alta di sempre: 40,9 gradi Celsius.
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