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Ingv, nei Campi Flegrei un terremoto analogo a quello del 2022

'In linea con l'attuale fase intensa di deformazione del suolo'

L'area dei Campi Flegrei (fonte: Erik Klemetti, Eruptions Blog/Denison University)

Redazione Ansa

E' un fenomeno analogo a quello del 29 marzo 2022, il terremoto di magnitudo 3,6 avvenuto oggi nei Campi Flegrei: lo ha detto all'ANSA il direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito, che alle 12,00 sarà a Pozzuoli con il sindaco e il capo dell'ufficio tecnico del Comune per "ulteriori valutazioni e rilievi".

Di Vito osserva che il terremoto di oggi, avvenuto alla profondità di 3 chilometri, "è equivalente a quello del marzo 2022 e in linea con la fase intensa di deformazione del suolo in corso, anche se non ai livelli di quella osservata nel periodo compreso fra il 1982 e il 1984". E' un fenomeno, aggiunge, che "rientra nella dinamica dei Campi Flegrei" e si deve alla fratturazione delle rocce, che nel tempo accumulano energia.

La terra ha tremato "nell'area di massima densità dei terremoti", nella zona centro-occidentale del Comune di Pozzuoli, in direzione del vulcano Monte Nuovo. "C'è stato un ampio risentimento, tanto che - ha proseguito - il terremoto è stata registrato dall'intera rete dell'Osservatorio vesuviano", fino alla stazione più distante, quella di Ventotene.

Il sisma di magnitudo 3,6, avvenuto alle 8,44, era stato preceduto di "qualche decina di minuti da un altro terremoto di magnitudo 1,6, registrato nell'area di Pisciarelli", una delle più attive dei Campi Flegrei. "Gli altri fenomeni non danno indicazioni di variazioni", ha concluso Di Vito riferendosi a deformazioni del suolo e attività idrotermale: parametri, questi, che "vengono misurati continuamente".

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