In Italia sono bruciati in luglio 53mila ettari di territorio, di cui oltre il 90% nelle due ultime settimane del mese. Lo indicano i dati pubblicati nell'Atlante Mondiale degli Incendi realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea, che evidenziano come anche in Europa siano andati in fiamme dall'inizio dell'anno 235mila ettari, mentre nello stesso periodo il Canada ha registrato 11.598 incendi, ossia 7 volte la media degli anni precedenti.
Nel luglio 2023 gli incendi hanno devastato ampie aree della fascia mediterranea che comprendono, oltre l'Italia, Grecia, Spagna, Tunisia, Portogallo e Algeria. Da mesi, inoltre, stanno bruciando ampie regioni del Canada.
Su questi eventi è possibile realizzare mappe dettagliate quasi in tempo reale, grazie ai satelliti per l'Osservazione della Terra come Sentinel 3, del programma Copernicus gestito da Esa e Commissione Europea, che rivelano la temperatura della superfice terrestre.
I dati disponibili nell'Atlante Mondiale degli Incendi, inaugurato nel 2019, permettono di visualizzare i parametri legati agli incendi e l'evoluzione di questi eventi, settimana dopo settimana.
A livello globale il più colpito nel 2023 è certamente il Canada con 10 milioni di ettari andati in fumo, dovuti agli 11.598 distinti focolai apparsi nei primi 7 mesi dell'anno. Un aumento del 705% rispetto agli incendi rilevati nello stesso periodo dei sei anni precedenti. Incendi che si sono sviluppati da maggio anche in zone all'interno del Circolo polare e che hanno provocato emissioni record stimate in 290 milioni di tonnellate (composte da un mix di gas di vario tipo, come metano, CO2 e monossido di carbonio), oltre il doppio del precedente record del 2014. .
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