Luglio 2023 è stato il mese più caldo mai registrato dal 1880, cioè fin da quando si hanno dati a disposizione: la conferma arriva dalla Nasa, dopo i tanti indizi già forniti dal programma Copernicus di Esa e Commissione Europea, che ha registrato lo scorso 24 luglio un picco di 5,5 gradi sopra la media per il Mar Mediterraneo, e il record del giorno più caldo, battuto nella prima settimana del mese per più giorni consecutivi.
Secondo il rapporto dell'Istituto Goddard per gli Studi Spaziali della Nasa, il nuovo primato si deve soprattutto alle temperature molto elevate raggiunte dalla superficie dei mari, con l'Oceano Pacifico al primo posto, a causa del fenomeno noto come El Niño: secondo i ricercatori, il suo impatto maggiore lo vedremo nel 2024, tra febbraio e aprile.
"La scienza è chiara sul fatto che non si tratta di un fenomeno normale: il riscaldamento allarmante che sta avvenendo in tutto il mondo - dice Schmidt - è guidato principalmente dalle emissioni di gas serra causate dall'uomo".
I dati forniti dalla Nasa arrivano da decine di migliaia di stazioni meteo che misurano la temperatura dell'aria e da navi e boe che raccolgono invece quella della superficie dei mari. I dati sono poi analizzati tenendo conto della distanza variabile tra le varie stazioni e degli effetti del riscaldamento provocati dalle città, che potrebbero distorcere le misurazioni. I risultati mostrano che il luglio di quest'anno ha superato di 0,24 gradi ogni altro luglio mai registrato, che si colloca 1,18 gradi sopra la media calcolata unicamente per questo mese dal 1951 al 1980. Il Mediterraneo, insieme ad alcune zone di Sud America, Nord Africa, Nord America e Penisola Antartica, sono stati particolarmente 'bollenti', con temperature anche di 4 gradi sopra la media. Secondo la Nasa, infine, i cinque mesi di luglio più caldi mai registrati si sono verificati tutti negli ultimi cinque anni.
Luglio 2023 il mese più caldo dal 1880, lo conferma la Nasa
Record dovuto alle alte temperature della superficie dei mari