L’antico respiro della Terra, che ha permesso l’aumento della concentrazione di ossigeno nell’atmosfera e quindi l’evoluzione della vita, è stato rivelato dall’analisi di zirconi che risalgono a oltre 2 miliardi di anni fa. nature.com/articles/s41561-023-01258-4">Pubblicata sulla rivista Nature Geoscience e condotta dall’Università francese di Montpellier e da quella britannica di Portsmouth, la ricerca ha messo in luce la stretta relazione tra l’atmosfera primordiale del nostro pianeta e la chimica deli suoi strati più profondi, nel mantello terrestre.
I ricercatori guidati da Hugo Moreira, che lavora fra le due università, hanno esaminato cristalli provenienti da zone in cui la crosta terrestre sprofonda all’interno del mantello, chiamate zone di subduzione, che risalgono al periodo compreso tra 2,1 e 2,4 miliardi di anni fa, quando avvenne il cosiddetto Grande Evento di Ossidazione, cioè un drastico aumento nei livelli di ossigeno atmosferico. E' emerso così che i materiali formati dopo questo evento erano molto più ossidati, ossia avevano reagito con l’ossigeno, il quale aveva sottratto loro degli elettroni. I ricercatori hanno anche dedotto che l'ossigeno proveniva dai sedimenti generati dall’erosione delle montagne da parte degli agenti atmosferici e poi sprofondati nel mantello. La scoperta implica che questi ‘aliti’ di ossigeno potrebbero aver modificato la composizione del mantello terrestre, alterando di conseguenza anche la crosta soprastante. “Il nostro studio solleva domande affascinanti sul ruolo svolto daòl’ossigeno nel plasmare la storia del nostro pianeta – commenta Moreira – e sulle condizioni che hanno aperto la strada alla vita come la conosciamo”.
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