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Il 75% delle foreste non è tutelato, urgenti nuove contromisure

Lincei, tagliati 4 miliardi di metri cubi di legno l'anno

Una foresta (fonte: icon0 da Pexels)

Redazione Ansa

Soltanto il 25% delle foreste mondiali risulta controllato, ciò significa che il 75% è invece privo di ogni tutela: una situazione che è necessario cambiare. È quanto sottolinea all'ANSA Enrico Porceddu, professore di genetica agraria all'Università della Tuscia, membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei e fra gli organizzatori del convegno sulle foreste organizzato dall'Accademia.

L'obiettivo dell'evento è dare nuovo slancio alle urgenti necessità relative alle foreste mondiali, così come, in occasione della presidenza italiana del G7, rafforzare l'attenzione dei Paesi membri, della comunità internazionale e del settore economico privato alle serie misure necessarie per la conservazione e la promozione del legno e dei boschi. "Si stima che ogni anno vengano tagliati circa 4 miliardi di metri cubi di legno, ma il consumo mondiale aumenterà enormemente nei prossimi anni, un dato che preoccupa molto", dice Porceddu.

"Tra l'altro, in molte parti del mondo il legno è ancora usato come combustibile per scaldare le case e cucinare, circa 6 miliardi di persone utilizzano il legname per usi domestici: sono aspetti di cui noi spesso non ci rendiamo conto - commenta il linceo - e che dobbiamo affrontare".

Foreste e alberi coprono il 31% della superficie terrestre, ma più della metà (il 54,1%) si trova in soli cinque paesi: Brasile, Canada, Cina, Russia e Stati Uniti. Questi ecosistemi forniscono l'habitat per l'80% delle specie animali conosciute e per il 70% di quelle di piante vascolari, senza contare i miliardi di tonnellate di CO2 che possono intrappolare. "Inoltre, è importante ricordare anche le ricadute della gestione delle foreste sulle popolazioni in termini sociali ed economici - aggiunge Porceddu - ripercussioni alle quali non pensiamo".

Per quanto riguarda l'Europa, i boschi ricoprono il 39% del territorio, occupando soprattutto Svezia, Finlandia, Spagna, Francia, Germania e Polonia. Di queste, il 60% è in mano al settore privato. "L'Ue è anche una grandissima importatrice di legname, e così l'Italia con la sua industria del mobile - commenta Enrico Porceddu, che presiederà la sessione finale dell'evento - quindi c'è grande interesse attorno a questo tema".

Le contromisure sulle quali spingere per tutelare maggiormente le foreste riguardano soprattutto la loro gestione, come le attività di riforestazione. "Molti paesi, inoltre, come  il Congo, chiedono una maggiore collaborazione per la formazione del personale - afferma il linceo - tutele per le popolazioni locali e un aiuto che permetta di 'fare massa' nelle contrattazioni".

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