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Spagna, perché il fenomeno Dana è così pericoloso

Scatenata da una massa aria fredda che si scontra con una di aria calda

Redazione Ansa

Le violente alluvioni che stanno colpendo la Spagna, soprattutto a Sud e a Est del Paese, sono dovute al fenomeno meteorologico chiamato Dana, che consiste in un accumulo persistente di aria fredda che forma una depressione e che va scontrarsi con una massa di aria calda.

In Spagna si è manifestato in modo particolarmente intenso, ma il fenomeno è lo stesso che nelle scorse settimane ha colpito il Nord Italia, e che ora si è spostato più a Ovest.

 

Video Che cos'e' la Dana, il fenomeno meteo che ha piegato la Spagna

 




"Si tratta di una circolazione depressionaria che abbiamo già vissuto sul nostro territorio", dice all'ANSA Gianni Messeri, meteorologo del Consorzio Lamma tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Toscana. "In pratica, l'aria fredda presente in quota rimane isolata, formando una depressione chiusa, ed è particolarmente pericoloso perché si tratta di un fenomeno stazionario che rimane per lunghi periodi nello stesso luogo, e infatti interesserà le regioni spagnole anche nei prossimi giorni".

"I colleghi climatologi spagnoli mi dicono che fenomeni meteo come quelli di Valencia ci sono già stati, ma una violenza simile non si era mai vista in cent'anni. Noi ricercatori non sappiamo ancora se a causa del riscaldamento globale gli eventi meteo estremi sono diventati più frequenti. Ma siamo sicuri che sono diventati più violenti", ha detto il fisico del clima del Cnr Antonello Pasini.

 




"L'alluvione su Valencia è stata dovuta a quella che chiamiamo una 'goccia fredda'", come è anche definita la Dana. Avviene quando "una depressione con aria fredda all'interno, che si stacca dal flusso delle correnti d'aria che vanno da ovest verso est e scende alla latitudine della Spagna. Non è un fenomeno rarissimo, ma con il riscaldamento globale diventa più intenso".

Questi eventi meteorologici sono tanto più violenti quanto più forte è il contrasto termico", ha detto ancora il ricercatore. "A causa del cambiamento climatico, sul Mediterraneo l'anticiclone delle Azzorre viene sostituito dagli anticicloni africani, molto più caldi. L'evaporazione fornisce all'atmosfera più vapore acqueo" e "l'acqua del mare più calda fornisce più energia all'atmosfera. Questo vapore e questa energia alla fine vengono scaricati violentemente, con pioggia e vento".

"L'Andalusia è un territorio abitualmente secco, non preparato alle forti piogge", ha concluso l'esperto. "Quest'estate in Spagna c'è stata una forte siccità. E sui terreni asciutti - ha concluso - la pioggia non viene assorbita".

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