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Due esperimenti ascoltano il silenzio sismico nel sito dell'Einstein Telescope

Per capire cosa rende speciale il sito di Sos Enattos e l'intera Sardegna

Ricercatori dell'Ingv al lavoro nella zona di Sos Enattos (fonte: INGV)

Redazione Ansa

Nella miniera dismessa di Sos Enattos, il sito italiano it/canale_scienza/notizie/ricerca_istituzioni/2023/12/14/il-governo-si-impegna-afinanziare-leinstein-telescope_281811c3-0c2d-4632-94c1-4f69ab4b2a9f.html">candidato ad ospitare l’Einstein Telescope, due esperimenti stanno ascoltando il cosiddetto silenzio sismico della Sardegna, un’isola stabile nel mezzo di un Mediterraneo che è, invece, in continuo movimento. I due studi, che cercheranno di comprendere meglio la natura profonda del sottosuolo e che cosa rende questo sito così speciale, sono condotti da due gruppi di ricerca dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Il primo esperimento si svolge nelle due principali gallerie estrattive dell'ex miniera di Sos Enattos e ha già restituito una fotografia in 3D della struttura del sottosuolo, in grado di rilevare la presenza di faglie, cavità e cunicoli, ciascuno con la sua densità specifica. Questi dati permetteranno di ampliare i risultati delle ricerche tuttora in corso nelle gallerie del sito sardo, rafforzando la collaborazione scientifica multidisciplinare al centro del progetto dell’Einstein Telescope.

Il secondo gruppo di ricerca dell’Ingv, invece, ha condotto un esperimento nel comune di Bitti, in provincia di Nuoro, con l’obiettivo di completare la mappa del rumore ambientale: ha installato 17 sismometri a banda larga che, grazie alla loro speciale configurazione ad elica, sono in grado di captare il rumore sismico ad alta frequenza che si propaga nei primi 200 metri del sottosuolo. Questi strumenti restituiranno dati utili per lo studio delle variazioni e delle sorgenti di quel ‘silenzio sismico’ che rende unica Sos Enattos e l’intera Sardegna.

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