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L'Italia è quinta al mondo per furto di account e-mail

Dati dell'osservatorio cyber realizzato da Crif

Redazione Ansa

Tra le categorie di account circolanti nel dark web e quindi più vulnerabili agli attacchi degli hacker, al primo posto ci sono gli indirizzi e-mail, poi le password e le username, seguiti dagli indirizzi postali e i numeri di telefono. Proprio per quanto riguarda il furto degli account e-mail, tra i Paesi maggiormente colpiti a livello globale figura anche l'Italia, che si trova al quinto posto, subito dopo Stati Uniti, Russia, Germania e Bulgaria. Lo affermano dati dell'osservatorio cyber realizzato da Crif, che mira ad analizzare la vulnerabilità delle persone e delle aziende agli attacchi cyber, e interpretare i trend principali che riguardano i dati scambiati in ambienti open web e dark web, la tipologia di informazioni, gli ambiti in cui si concentra il traffico di dati e i Paesi maggiormente esposti.

Secondo lo studio, nei primi sei mesi del 2023 continuano ad aumentare le attività fraudolente degli hacker in tutto il mondo. Infatti, il numero di account che hanno visto compromesse le proprie credenziali è significativamente aumentato, spesso in combinazione con altri dati estremamente preziosi per gli hacker, afferma Crif. Di conseguenza è cresciuto anche il numero degli alert inviati sul dark web, che è stato di 911.960, con una crescita del 17,9% rispetto al secondo semestre 2022. Il numero degli alert inviati sull'open web è stato invece di oltre 45.600, segnando però una decrescita del 26,9% rispetto allo stesso periodo.

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